Matteo Macario va di fretta, come la GF-ELTI del resto. Di corsa verso un futuro che tiene ben presente di un passato di quelli che lasciano il segno. Matteo, classe 1992, Business Development Manager, figlio d’arte, o meglio nipote d’arte, perché l’azienda inizia a compiere i primi passi quasi 70 fa anni con nonno Giuseppe e nonna Luisa e non si ferma più. Numeri importanti più di 110 dipendenti diretti ed un indotto notevole, una realtà industriale conosciuta a livello internazionale, decine di milioni di euro di fatturato. Matteo arriva da Lovere, come il resto della sua famiglia e la GF-ELTI si trova tra Sovere ed Endine, una manciata di chilometri: “Un’azienda di famiglia – racconta Matteo – è stato naturale entraci, dopo le scuole Superiori mi sono iscritto all’università in Svizzera, Economia, poi un Master in Inghilterra, e poi la voglia di mettersi in gioco e contribuire alla crescita dell’azienda di famiglia. Prima però un’esperienza da un’altra parte e poi l’entrata in azienda, dove sono ormai da 8 anni”. Matteo, giovanissimo ma con le idee chiare: “La storia della GF-ELTI è comune alla storia di molte realtà imprenditoriali famigliari italiane, iniziata con i miei nonni, in un box sotto-casa, lì hanno ricavato una piccola officina dove hanno iniziato a sperimentare i primi bruciatori automatici industriali dal basso impatto ambientale. Originariamente la Val Camonica era territorio ricco di laminatoi e siderurgia, e così dai bruciatori si è passati ai primi forni ed è nata l’azienda vera e propria”.
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