SOVERE – LA STORIA – Fabiana e la sua scelta al contrario: “Mia nonna Serafina, dalla casa di riposo a casa con me… quel viaggio in auto dall’Abruzzo, lei mi ha cambiato la vita…”

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Serafina e Fabiana. Nonna e nipote. In mezzo altre generazioni ma loro due sono unite da un filo che non si spezza. In un’epoca in cui le liste di attesa per entrare nelle case di Riposo sono lunghissime, nonostante il costante aumento delle rette, Fabiana ha fatto l’opposto, è andata a prendere nonna Serafina, 95 anni a settembre, dalla casa di Riposo, l’ha portata a casa e vive con lei da anni.

Un rapporto forte, che si cementa ogni giorno di più: “Mia nonna – racconta Fabiana Turla, un lavoro all’Asl di Lovere, mamma di 4 figli, assessore ai servizi sociali a Sovere e molto altro, insomma un vulcano – è abruzzese, testa dura, le dico sempre che ha una ‘crapa de teruna’, io sono figlia di ragazza madre, non avendo il papà in pratica era come fossi la quinta figlia di mia nonna che mi ha allevata. Mia mamma aveva 18 anni e lavorava. Io stavo con mia nonna che aveva un’attività, lavanderia, merceria, vestiti, insomma una bottega di paese a Sulzano, sono cresciuta lì, con lei e nonno Dario”.

Fabiana racconta: “In realtà il mio cognome sarebbe Benedini, poi il papà di mia sorella ha deciso di adottare anche me e così mi chiamo Turla, ma io mi sono sempre sentita figlia di mia nonna e mio nonno. Andavo a scuola e poi da giugno a settembre scendevo coi nonni in Abruzzo, con loro sentivo davvero famiglia”.

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