SOVERE – La scuola di Sovere, Margherita Asta, l’autobomba perche ‘non siamo indifferenti’

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Ci hanno messo la testa. L’anima. Il cuore. La passione. Come sempre. E anche questa volta hanno fatto centro. Alla faccia del maltempo o del bel tempo. Comunque vada sarà un successo. Comunque vada è un successo. La scuola di Sovere, gli studenti, gli insegnati, il dirigente scolastico, l’orchestra Bequadro, l’assessore Federica Cadei, il gruppo teatrale della scuola, Alessandro Zanni, Aurelio Bertoni e poi tutti gli altri, che i nomi quando si scrive si dimenticano ma quando ci si imbatte in quello che hanno fatto e stanno facendo tutto torna. Si chiama ‘non siamo indifferenti’, arte, musica e legalità per difendere il nostro ambiente. Un programma di tutto rispetto e di grande qualità per immergerci in temi che fanno la differenza e che lasciano il segno. Federica Cadei, assessore, mamma e molto altro è rimasta colpita da un libro, quello di Margherita Asta, 34 anni fa, le cosche mirarono al magistrato Carlo Palermo. L’autobomba uccise una donna e i suoi bambini. Solo Margherita è sopravvissuta e ha raccontato quella storia, la sua storia in ‘Sola con te in un futuro aprile’. Una storia che graffia, che brucia ma è quel graffio che serve. Che fa sentire il cuore batter forte. Margherita Asta sarà a Sovere a raccontare quella storia, che poi è la sua vita. È il 2 aprile di trent’anni fa, Carlo Palermo è arrivato in Sicilia da quaranta giorni…

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