SOVERE – INTERVENTO – Il capannone nel “prato del “Carnarol”. Il sindaco: “Ecco come sono andate le cose, documenti, incontri e responsabilità”

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Ringrazio innanzitutto la redazione del vostro giornale per lo spazio che mi avete riservato per esprimere il mio pensiero rispetto a quanto apparso sugli ultimi due numeri di Araberara sul tema “dell’ecomostro di Via Lombardia” (cito testualmente). Queste mie considerazioni non hanno sicuramente come obiettivo quello di convincere qualcuno sulla validità delle scelte politiche che hanno poi portato alla realizzazione di questo immobile ad uso artigianale.. Vogliono essere una ricostruzione (la più fedele possibile) di un percorso iniziato parecchi anni orsono e che ha visto più attori coinvolti nelle varie fasi.

Mi sia permesso innanzitutto di fare una riflessione generale rispetto al tema delle urbanizzazioni sul territorio comunale di Sovere  prendendo spunto dal Piano di Intervento Integrato di Via Pascoli (sempre contestato dalla lista che  rappresento che si era tenacemente opposta alla sua approvazione  quando era in minoranza in consiglio comunale) che, alla fine di un percorso lungo diversi anni, ha portato alla NON realizzazione di un complesso commerciale/residenziale lungo la direttrice di Via Roma che avrebbe occupato oltre 13.000 metri di verde. Il risultato è il frutto di un paziente lavoro di mediazione con la proprietà da parte delle due amministrazioni di cui sono espressione come sindaco dal 2012 e che ha anche portato nelle casse comunali 300.000 euro a fronte della mancata realizzazione dell’iniziativa immobiliare. Risorse che hanno permesso di cofinanziare  la riqualificazione della pubblica illuminazione  e l’efficientamento energetico del comune a fronte di un investimento  complessivo di circa 1.200.000 euro.  Anche sul tema dell’eliminazione di quei vecchi capannoni infruttuosi e coperti d’amianto rimasti inglobati negli anni nello sviluppo del paese lungo la stessa via Roma (cito passaggio articolo Bianchi Rudy su Araberara del 4 dicembre) è presente nel PGT un piano di riconversione in edilizia residenziale/commerciale e da tempo questa amministrazione sta sviluppando un costruttivo confronto con la proprietà per una positiva soluzione che porti ad una complessiva riqualificazione del comparto.

Sul tema di via Lombardia credo che le mie riflessioni debbano svilupparsi su tre livelli:

 

  • Le “responsabilità” politiche;
  • Il percorso tecnico dell’iniziativa;
  • I rapporti con gli uffici comunali;

 

  • Responsabilità politiche

Innanzitutto l’attuale zona artigianale/industriale è tale da oltre un ventennio ed il suo sviluppo è stato mantenuto all’interno di un Piano Generale del Territorio approvato nel 2016 che ha ripreso nelle sue linee complessive quello precedente portando però ad una riduzione complessiva delle aree edificabili sul territorio comunale nel pieno rispetto di un consumo del suolo che doveva (Legge Regionale) essere pari a zero ma anche di una visione di riduzione delle aree edificabili  da parte dell’amministrazione comunale. La zona industriale/artigianale si sta sviluppando nel pieno rispetto di quanto in essere mantenendo  paletti sacrosanti e non aggirabilie nel rispetto di chi, negli anni, ha effettuato  notevoli investimenti economici acquisendo terreni proprio in virtù delle potenziali realizzazioni di attività industriali o artigianali. E’ chiaro che la vicinanza di zone residenziali comporta evidenti criticità ma, permettetemi la franchezza, anche qualche vantaggio. Basta pensare alla riqualificazione della viabilità  in via Carducci più volte sollecitata anche dai residenti che ne avevano evidenziato il “completo abbandono” e l’incuria da parte delle varie amministrazioni comunali. Anche la realizzazione a breve di un tratto della  pista ciclabile che dovrebbe idealmente e tecnicamente collegare nel tempo Monaco di Baviera a Milano,  che si svilupperà tra i  comuni di Pianico ed Endine passando da Sovere,  dovrebbe riqualificare  questa parte del nostro paese.

Nello specifico di Via Lombardia le azioni politiche che hanno portato all’approvazione di una  variante al PGT vigente è stata approvata nel Consiglio Comunale del 31.03.2017 dalla precedente amministrazione (di cui io ero sindaco) e non coinvolge nelle scelte gran parte  degli attuali consiglieri che, ricordo, sono cambiati per 9/13mi. Questo per collocare correttamente nel tempo  le azioni amministrative di cui io sono sempre il primo “responsabile” politico.

In origine il terreno oggetto dell’iniziativa immobiliare denominato “comparto PdR6” comprendeva un’area complessiva di mq. 7.850 da sviluppare in 1.900 mq in edilizia residenziale, 720 mq in zona produttiva e circa mq. 5.230 in zona di rispetto ambientale. Come già accennato nell’ambito dell’approvazione del nuovo PGT sono state positivamente accolte dal consiglio comunale (col voto negativo della lista Sovere Cambia) due richieste di variante presentate in data 12.11.2015  e in data 01.02.2017 di ampliamento della zona produttiva che hanno portato a realizzare un capannone di circa 2.000 mq.

Solo per informazione istituzionale il PGT adottato viene pubblicato sul sito istituzionale del comune di Sovere ed i cittadini hanno tempo 30 giorni (15+15) per prenderne visione e proporre eventuali osservazioni   da sottoporre in Consiglio Comunale in sede di sua definitiva approvazione.  Sono perfettamente cosciente del fatto che mi si obietterà che pochi sono attenti a queste dinamiche  ma è anche giusto rimarcare  in questa sede che il Piano Generale del Territorio determina le politiche urbanistiche ed il conseguente sviluppo sul territorio di potenziali iniziative immobiliari e la sua predisposizione prevede un percorso molto lungo ed articolato durante il quale tutti possiamo presentare delle istanze e osservazioni. Ad esempio nell’ultimo PGT sono state presentate dai cittadini 54 istanze alcune delle quali per “declassare” in non edificabili terreni (in passato avveniva quasi esclusivamente  il contrario).

  • Il percorso tecnico

Dopo l’approvazione in Consiglio Comunale il piano attuativo CBL (così tecnicamente definito) è stato poi pubblicato sul sito del Comune in data 03/02/2018 e puntualmente aggiornato nel suo sviluppo ed è facilmente consultabile da tutti i cittadini così come tutte le iniziative immobiliari oggetto di convenzionamento con  l’amministrazione comunale. Sul sito sono presenti anche alcuni allegati tecnici relativi all’iniziativa immobiliare qui rappresentata…

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