SOVERE – Il vecchio mulino: un patrimonio da salvaguardare o un rudere da abbattere? Accordo tra Comune e proprietà per demolire una parte del vecchio e fatiscente edificio. Legambiente e Italia Nostra non ci stanno. I Soveresi sì (anzi, vorrebbero abbatterlo del tutto…)

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L’antico ponte in pietra è, insieme al Santuario della Madonna della Torre, il principale simbolo di Sovere. Un ponte che unisce, non solo simbolicamente, le due parti del paese, i borghi di San Martino e San Gregorio, la “parte di qua” e la “parte di là” di Sovere (il “di qua” e il “di là” è molto relativo e dipende da dove si abita, quindi per uno che abita in Via Roma la “parte di là” è, ad esempio, Via Daniele Spada, e viceversa).

A pochi passi dal ponte è impossibile non notare un “maestoso rudere”. In realtà, di maestoso è rimasto ben poco… o nulla. Si tratta del vecchio mulino, attivo fino a mezzo secolo fa ma che da decenni è tristemente abbandonato al suo destino. Il volgere inesorabile del tempo (oltre alle piogge e alle nevicate) ha pian piano fatto crollare il tetto; gli arbusti hanno avvinghiato i resti del mulino, ma pochi anni fa i proprietari hanno affidato ad un’azienda la pulizia da queste sterpaglie. Adesso dell’antico mulino sono rimasti solo i muri.

Cosa pensano i Soveresi (e, in generale, tutte le persone che passano a piedi o con l’auto sopra il ponte) del vecchio mulino? Beh, ne pensano piuttosto male. I commenti che è più facile sentire sono: “Quando si decideranno a demolirlo?”, oppure “Quel rudere rovina il paesaggio nella zona centrale di Sovere”. Mai, o quasi mai, si è sentito qualcuno che abita in paese che “prendesse le difese” di questo antico edificio, anzi, viene solitamente visto come qualcosa di brutto che “rovina il panorama”. A meno che si fosse proceduto ad un intervento di manutenzione, che non è mai avvenuto.

E così, ha riscosso molti consensi il recente accordo tra l’Amministrazione comunale e la famiglia proprietaria. Tale accordo, che giunge dopo una lunga trattativa, prevede la demolizione di una parte dell’edificio, quella meno antica e di minor interesse storico/architettonico, a cura e spese del Comune. Il materiale verrà poi utilizzato per rivestire il muro di sostegno della strada sovrastante (verrà allargata in alcuni punti in prossimità del ponte per favorire la viabilità)….

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