SOVERE – BOSSICO – LA STORIA – La vita di Giovanni Schiavi, tra Bossico, i lager tedeschi e Sovere

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di Matteo Schiavi

Il 27 gennaio di 80 anni fa venne aperto il cancello di Auschwitz, segnando la fine di uno dei periodi più cupi della storia europea del XX secolo. In occasione della Giornata della Memoria vengono consegnate le medaglie d’onore ai cittadini italiani, militari e civili, deportati nei lager nazisti. Quest’anno tra i destinatari di questa onorificenza c’è mio nonno: Giovanni Schiavi, di cui vorrei raccontare la storia.

La famiglia di Giovanni Schiavi affonda le sue radici sull’altopiano di Bossico. I genitori di Giovanni, Giorgio Schiavi (1889-1952) e Caterina Sterni (1889-1976) si unirono in matrimonio il 19 gennaio 1913. Da questa unione nacquero sei figli: Francesco (1913), Ermenegildo (1915), Agostina (1917), Antonio (1920), Giovanni (1923) ed Emilia (1930).

La famiglia Schiavi apparteneva al ramo dei Pantì, un lignaggio ben documentato negli archivi storici locali fin dal 1585, con la figura di Maffeo Schiavi. Questa lunga presenza testimonia il profondo radicamento della famiglia nella storia e nella vita sociale del territorio di Bossico.

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