di Tino Consoli, Ex vicesindaco
La mia esperienza amministrativa con Esti è iniziata 15 anni fa con l’allora sindaco dottor Gatti. Dopo esattamente un mese Esti si era già dimesso (minacce di dimissioni) non avendo il sottoscritto provveduto a licenziare l’allora direttore sanitario del centro diurno dottor Minelli.
Quindi il termine ‘dimissioni’ è per Esti familiare, purché le dimissioni siano quelle degli altri (14 volte chieste al sottoscritto). Ed è per questo che le sue mancate dimissioni ci regaleranno il commissario per un anno. Fu promotore della mozione di sfiducia al sindaco Gatti, quindi altro termine familiare ad Esti, purché la sfiducia fosse ad altri. Diversamente se rivolte nei suoi confronti diventano ‘falso, voltafaccia, vergognoso, privo di dignità’, ecc ecc…
Da 13 anni l’accordo di collaborazione tra il sottoscritto in qualità di assessore e vicesindaco, ed Esti, sindaco, ha retto tutto sommato bene fino a circa due anni fa.
Poi ha iniziato ad incrinarsi quando la signora Amaglio è entrata nelle ‘grazie’ del sindaco (…). Lui l’ha ‘usata’ amministrativamente, e lei si è fatta ‘usare’ al fine di raggiungere l’obiettivo, raggiunto per la durata di un mese circa.
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