SCANZOROSCIATE – La mamma e l’asilo di Negrone: “Mi sento come don Chisciotte che lotta coi mulini a vento. Qui abbiamo un parco nell’asilo e ce lo vediamo chiudere”

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La triste cronaca della pandemia di Covid-19, dei numerosissimi morti, delle difficoltà di molte aziende e delle polemiche politiche hanno distratto l’opinione pubblica scanzorosciatese da un argomento che qualche mese fa aveva generato un certo trambusto nella frazione di Negrone: la chiusura della scuola materna “Don Barnaba”, voluta dai parroci di Scanzo e di Tribulina, ma osteggiata da molte famiglie.

Ci ha scritto una delle mamme che lottano per la sopravvivenza di questa scuola dell’infanzia: “Le scrivo per continuare a perorare la causa dell’asilo di Negrone. A dire il vero mi sento un po’ come don Chisciotte che lotta coi mulini a vento, ma non posso evitare di sollevare alcune riflessioni, alla luce dei nuovi scenari che si stanno delineando nella scuola, a seguito del Covid… SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 8 MAGGIO

 

Emozionante e malinconica allo stesso tempo, a Cerete Alto la Messa dei Santi patroni Filippo e Giacomo è stata celebrata a porte chiuse dal parroco don Sergio Alcaini. La sindaca Cinzia Locatelli ha rappresentato la popolazione, chiusa tra le mura di casa a seguire la funzione attraverso Youtube. Una festa che quest’anno ha avuto un sapore diverso, particolare, avvolta in un silenzio quasi surreale, di preghiere e speranze che arrivavano da lontano, che il parroco ha voluto riempire con un messaggio di luce….

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