SCANZOROSCIATE – IL RACCONTO DEI DUE GIOVANI – Michele e Jona, da Roma a Palermo in bici: un viaggio tra fatica, bellezza e solidarietà

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Michele e Jona. In sella alle loro bici. Una montagna di km. Dieci giorni. Di bellezza e fatica. Di sport e solidarietà. Ingredienti che fanno un viaggio indimenticabile. Da Roma a Palermo. Dopo che lo scorso anno erano andati da casa a Roma.

Michele e Jona sono due giovani di Scanzorosciate. Ad unirli la passione per la bici e non solo.

Michele di cognome fa Nervi, ha 23 anni, studia Architettura urbanistica ed è consigliere comunale nell’amministrazione di Scanzo, oltre che segretario del PD locale. Jona Vitali, invece, ha 25 anni: gli studi da massoterapista, il lavoro in un negozio sportivo e la preparazione da triatleta.

È nato tutto l’anno scorso, un giorno in cui stavamo pedalando insieme in Val Rossa – inizia a raccontare Michele -. A un certo punto ci siamo guardati e abbiamo detto: ‘Perché non andiamo a Roma in bici?’ Non ricordo chi dei due l’avesse detto…”. Fatto sta che l’hanno fatto davvero. “Ci siamo organizzati e siamo andati davvero a Roma, percorrendo la via Francigena”. E durante il viaggio le sorprese non mancano. “Abbiamo conosciuto altri due ragazzi e abbiamo fatto diverse tappe con loro. Uno di questi stava facendo il viaggio per una finalità benefica e ha dato questa idea anche a noi”.

Già dal viaggio del 2020 è nata così l’idea di quello di quest’anno. “L’arrivo a Roma è qualcosa di spettacolare, ci ha lasciato in bocca la voglia di continuare. Inizialmente avevamo in testa una capitale europea, poi abbiamo pensato di completare il primo viaggio, facendo l’altra metà dell’Italia: da Roma a Palermo”.

Anche l’idea della beneficenza prende corpo e diventa realtà. “Avevamo intenzione di aiutare una realtà di Scanzo e abbiamo pensato agli Amici del Moyamoya (una rara malattia cerebrovascolare caratterizzata dalla progressiva occlusione delle arterie più importanti che portano sangue al cervello -ndr). Giusi, la presidente dell’associazione, è amica di mia mamma e così le ho spiegato la nostra intenzione”….

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