La popolazione scalvina nel 2024 ha tenuto botta, anzi è cresciuta di qualche unità (3) superando di nuovo, anche se di pochissimo, quota 4 mila (lo scorso anno aveva chiuso a 3999 residenti).
Certo, rispetto a dieci anni prima è calata di poco meno di 300 abitanti, un crollo di popolazione che si avvicina alla debacle avvenuta negli anni ’60 e ’70 con la chiusura delle miniere prima della Manina e poi dei Fondi, quando la perdita in dieci anni fu di 500 abitanti.
Ma l’occupazione in valle non dà problemi, quindi il crollo è quasi tutto “naturale”, il saldo terribile tra il numero dei nati e dei morti. Un saldo negativo (17 nati e 62 morti nel 2023 – 18 nati e 39 morti nel 2024) che purtroppo continua inesorabile e deriva dal circolo vizioso dell’invecchiamento della popolazione.
La scarsa natalità inciderà in futuro sul mantenimento delle scuole. Dei 18 nati nel 2024, 10 sono a Vilminore, 4 a Colere, e 2 a testa a Schilpario e Azzone (quest’ultimo Comune con un saldo positivo una tantum, 2 nati e 1 morto). Dei 39 morti ben 18 a Schilpario, 13 a Vilminore, 7 a Colere e 1 ad Azzone.
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