ROVETTA – DAI VERBALI DELL’ASSOCIAZIONE CATTOLICA – 1932: il Prevosto inventò la Biblioteca. I giovani coscritti? “Non riducano il bene nel fango”, Ma“a fregar la coda dell’asino si spreca tempo e sapone”. “I giovani? Di sacrifici non ne vogliono sapere”

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Era l’anno scorso il 100° anniversario della nascita del Circolo di Azione Cattolica a Rovetta. Un gruppo di persone aveva pensato di celebrarlo in qualche modo. E così Betta Contardi, consigliere comunale, con altri volontari, sono andati a consultare l’archivio parrocchiale. E hanno trovato un fascicolo abbastanza corposo. Manoscritto. Sono i verbali dell’Associazione Azione Cattolica di Rovetta negli anni 1932-33-34. Ed è uno spaccato di vita sociale e religiosa del paese. Viene fondata la Biblioteca, c’è una filodrammatica molto attiva, in oratorio si installano giochi, va sottolineato, tutto a spese del Prevosto. Che era don Giuseppe Rota (1885-1978: prima ad Alzano, poi dal dicembre 1925 a Rovetta. È nominato canonico onorario nel 1938. Nel settembre 1940 diventa parroco di Ponte Nossa dove rimane fino al 1967).

La prima cosa che sorprende è che le date su questi manoscritti (in bella calligrafia) dei verbali dell’Associazione Cattolica rovettese non riportano mai la datazione imposta dal Fascismo. Bisogna ricordare che l’Azione Cattolica” (fondata nel 1867 sotto nome diverso ma costituitasi in “Azione Cattolica” nel 1922) durante i primi anni del Fascismo venne “tollerata” ma nel 1931, un anno prima di questi verbali rovettesi, Mussolini ordinò la chiusura dei Circoli dell’Azione Cattolica. Ma il Circolo di Rovetta (come almeno in tutta la Lombardia) ignorò l’ordine.

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