ROGNO – Qui dove il gioco delle bocce la fa da padrone: secondi in Italia su 500 squadre partecipanti: al bocciodromo anche ragazzi di 20 anni

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Secondo posto su 500 squadre. In tutta Italia. Il podio ci ha incuriosito e così siamo andati a raccontare la storia di questa bocciofila, capace nel 2023 di schierare anche ragazzi e conquistarsi il secondo posto nazionale a Campobasso dopo aver vinto le provinciali, le regionali e altre gare nel nord Italia e approdare così alla finale nazionale. Il gioco delle bocce lo conoscono tutti o quasi. E per tutti o quasi sembra qualcosa d’altri tempi. E allora raccontiamo questa storia, questa strana storia di chi è salito sul tetto d’Italia grazie alle bocce. Rogno, periferia delle due provincie, Bergamo e Brescia, il paese che ha fatto diventare risorsa la periferia, dove attingere il meglio sia da Brescia che da Bergamo. “La storia della nostra bocciofila parte da lontano – racconta Cente Clementi, uno degli artefici della società Bocciofila Junior Rogno – tutto comincia nel 1985, ma era un’altra cosa rispetto ad ora, le bocciofile in generale hanno tenuto sino ai primi anni 2000, poi hanno cominciato a chiudere un po’ dappertutto, qui intorno ce n’erano una dozzina e un po’ alla volta sono state chiuse, da Sovere a Lovere in Trello o alla Lucchini, a Branico e in altri posti. Noi abbiamo resistito perché rispetto alla Valcamonica e all’Alto Sebino siamo centrici, e siamo una delle poche bocciofile con 4 corsie rispetto alle altre che ne hanno due. Abbiamo un bacino d’utenza che raggiunge i 30 km intorno a Rogno”.

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