REDONA – Da “Netflix” ai nazionali di scacchi: storia (quasi vera) di una mamma e la squadra del “Pascoli”

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di Mariagrazia Balducchi

Non so bene giocare a scacchi. Anzi, non lo so proprio.

È un gioco che ho sempre guardato da lontano, convinta che fosse fuori dalla mia portata. Quel poco che so, l’ho imparato da autodidatta, come tante persone, dopo aver visto La regina degli scacchi, serie TV su Netflix che ha avuto un grande successo – e sì, per un po’ l’app Chess.com (nota applicazione per giocare a scacchi on line) è stata la mia preferita. Mi ritrovavo a giocare partite contro sconosciuti in giro per l’Europa, senza sapere esattamente cosa stessi facendo… ma divertendomi.

Credo di essere stata io a mostrare ad Allegra, mia figlia che oggi compie 10 anni, come si dispongono i pezzi sulla scacchiera. Poi mio marito – lui sì, che sapeva e sa giocare – ha portato avanti la cosa. Poi, come spesso accade, l’entusiasmo è scemato. Degli scacchi non me ne sono più occupata…

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