È guerra aperta a Ranzanico tra maggioranza e minoranza. Non è una novità, perché da quasi due decenni i rapporti tra chi guida il Comune e i suoi oppositori sono particolarmente tesi. Capitava quando sindaco era Sergio Buelli e il leader del principale gruppo di minoranza era Renato Freri; è capitato quando i ruoli si sono invertiti, con Freri sindaco e Buelli capo della minoranza; succede ora con l’attuale primo cittadino Angelo Pizzighini e con Freri ritornato all’opposizione.
Dallo scorso giugno, con il ribaltone in Comune, ci sono state varie occasioni di scontro e polemica tra ‘le due Ranzanico’, quella maggioritaria di Pizzighini e quella minoritaria di Freri.
Ma adesso si è partiti con l’artiglieria pesante.
L’ex primo cittadino, scalzato dopo un decennio dal suo ex impiegato comunale, ha ‘preso carta e penna’ (o meglio, si è messo alla tastiera del computer) e, in vista della seduta del Consiglio comunale di fine aprile, ha scritto in qualità di capogruppo di ‘Insieme per Ranzanico’ una lettera di fuoco al suo successore e, per conoscenza, al segretario comunale, al prefetto di Bergamo, alla Corte dei Conti e al TAR. Nella lettera vengono rilevate “tre gravi irregolarità nei documenti predisposti e approvati, che rendono illegittima la convocazione del Consiglio comunale in programma mercoledì 30 aprile”. Il primo punto all’ordine del giorno era l’approvazione del rendiconto di gestione e approvazione conto del bilancio e stato patrimoniale dell’esercizio finanziario 2024.
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