Quarantena a 5 giorni per i vaccinati con booster: ecco la decisione del Cts

441

Verso nuove regole per la quarantena.

Oggi si è riunito il Cts per fornire un parere, poi la cabina di regia presieduta dal premier Mario Draghi con i capidelegazione della maggioranza. Il Consiglio dei ministri è convocato alle 18.30 dopo la cabina di regia sul Covid.

Sul tavolo, secondo quanto viene riferito da diverse fonti, anche l’estensione dell’obbligo di Super Green pass a tutti i lavoratori, chiesto con forza dai governatori delle Regioni.

Nessun giorno di quarantena per i vaccinati con booster che vengono a contatto con una persona poi risultata positiva e sono impiegati nei servizi essenziali. Dovranno però obbligatoriamente indossare la mascherina Ffp2 per circa una settimana. E’ questo, a quanto si apprende, l’orientamento del Cts. E ancora: riduzione della quarantena a 5 giorni e tampone per i vaccinati con dose booster – non impiegati nei servizi essenziali – che vengono a contatto con una persona poi risultata positiva. Nel caso dei positivi, basterà una quarantena di 7 giorni (invece degli attuali 10 giorni previsti) e un tampone negativo.

LE RICHIESTE DELLE REGIONI AL GOVERNO – Alleggerire e cambiare il sistema del contact tracing, azzerando la quarantena per i vaccinati con booster che sono venuti a contatto con un positivo e, in questi casi, effettuare il tampone solo a chi in seguito dovesse risultare sintomatico. È quanto hanno chiesto i governatori nell’ambito della Conferenza delle Regioni inviando anche un documento al Cts su questi aspetti. “Al Governo chiederemo l’introduzione del Super Green pass sui luoghi di lavoro.“, hanno sostenuto i governatori.

Sì a una riduzione della quarantena per i vaccinati, ma con prudenza. Questa la riflessione che il consulente del ministro alla Salute Roberto Speranza, Walter Ricciardi, fa con La Repubblica. “Va bene la riduzione della quarantena per vaccinati con tre dosi – dichiara – ma deve esserci una analisi molto precisa su ciò che questo significa in termini di circolazione del virus”. La velocità di riproduzione di Omicron è “impressionante”, rileva Ricciardi. “Questa ondata sarà la più imponente dal punto di vista quantitativo – spiega -, fortunatamente non avrà lo stesso impatto di quelle precedenti dal punto di vista sanitario”. Attualmente “siamo nella fase di mitigazione – spiega il consulente -, nella quale bisogna abbassare la curva. Intanto dobbiamo vaccinare giorno e notte”. La terza dose anti-Covid “è protettiva contro Omicron e agisce quasi subito dopo la somministrazione”, aggiunge.L’esperto di Igiene pubblica ritiene”che la curva torni sotto i 50 casi settimanali per 100 mila a febbraio”.

pubblicità