Angelo Frassi non è morto per un malore sulle piste da sci della Val Palot lo scorso 28 dicembre. Stando infatti a quanto hanno ricostruito successivamente il Soccorso Alpino Guardia di Finanza e i carabinieri della Compagnia di Breno, il 67enne pisognese che non aveva la qualifica di manutentore, era salito sul pilone dello skilift Duadello per liberare un piattello attorcigliato alla fune di traino. Lo avrebbe fatto senza imbragatura e senza casco e senza utilizzare le specifiche scale che sono in grado di bloccare un’eventuale caduta dell’operatore. Invece quella caduta da sette metri non gli ha lasciato scampo. Per gli investigatori quindi il corpo di Frassi sarebbe quindi stato spostato di qualche metro per non farlo ritrovare sotto il pilone.
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