NEMBRO – Matteo ‘incapace di intendere e di volere’: uccise il padre a coltellate e ferì gravemente la madre

0
727

Incapace di intendere e di volere, almeno al momento del fatto. Quindi, assolto. È la decisione della Corte d’Assise che ha deciso il futuro di Matteo Lombardini, il 35enne che a novembre 2023 in piena crisi psicotica uccise il padre Giuseppe a coltellate e ferì gravemente la madre nel loro appartamento di Nembro. Ma Matteo non sarà libero, almeno non subito, perché il Tribunale ha disposto che l’imputato resti ricoverato nella Rems di Castiglione delle Stiviere per almeno 10 anni.

Il difensore di Matteo, l’avvocato Filippo Avilla nella difesa aveva sostenuto che: “Matteo era un soggetto seguito, era in cura dal 2009, anno in cui aveva aggredito il padre per la prima volta. Dal punto di vista medico ci si poteva aspettare una ricaduta data la sua situazione psichica, ma quali risposte sono arrivate dagli enti preposti? Lo si accusa di aver interrotto il trattamento terapeutico, ma come si fa a dare a una persona così la facoltà di decidere se interrompere o meno il percorso? Qualche giorno prima di uccidere suo padre Matteo si è fatto accompagnare da uno zio al pronto soccorso dell’ospedale di Alzano Lombardo.

ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 21 FEBBRAIO

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui