NEMBRO – Grande musica per la rinascita di un paese messo in ginocchio dalla pandemia. Celebrata la memoria di Sandrino Barcella e i 90 anni del musicista-pittore Gianni Bergamelli

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Un mese di grande musica, questo dicembre, a conferma di una vocazione musicale ed artistica che a Nembro viene da lontano; ed a segnare il desiderio di bellezza e di rinascita alla fine di un anno che ha visto la comunità, messa in ginocchio dalla pandemia, piangere tante figure significative della sua storia.

Un primo concerto, dal titolo “Immagini, 90 suoni a colori”, ha avuto luogo lo scorso 5 dicembre  presso l’Auditorium  Modernissimo ed è stato trasmesso alle ore 21,10 su BergamoTV. Organizzato dall’Associazione Culturale Orchestra ‘Salmeggia’, in collaborazione con l’Accademia Carrara e BergamoTv col patrocinio del Comune, ha proposto opere pittoriche di Gianni Bergamelli e
musiche di Gianluigi Trovesi, Marco Remondini e Fulvio Maras ed è stato dedicato alla memoria di Sandrino Barcella, l’indimenticabile ‘mago delle luci, dei suoni e dei colori’ che per una vita ha ricoperto il ruolo di tecnico nel teatro del paese. Di lui  Gigi Riva su “L’Espresso” aveva scritto:

“Nella postazione che si era ricavato in cima alla platea è un tripudio di computer, tastiere lunghe metri, cavi che si intrecciano, telecamere, chissà come diavolo interconnesse. Il Sandrino Barcella faceva di testa sua, spesso acquistava pezzi non concordati per migliorare acustica e immagini. Se ne stava ore e ore a trafficare per costruire il suo regno elettronico . Ruvido fino al limite dell’offesa, irascibile, «un sacramento di uno», detto alla bergamasca. Però instancabile perfezionista”.

Colpito dal Covid,  Barcella se n’era andato nel periodo più buio della pandemia: una figura davvero insostituibile, perché, nonostante la buona volontà dei tanti che ci hanno provato, capire qualcosa del coacervo tecnologico che aveva creato in tanti anni  di lavoro e di passione è ancora un’impresa…

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