Maxi operazione a Ciserano: sigilli a un capannone con lavoratori irregolari

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Un’operazione, coordinata dai Carabinieri della Compagnia di Treviglio con il supporto dei Reparti Speciali dell’Arma e la collaborazione della Polizia Locale di Ciserano, è stata condotta nella giornata del 2 luglio nel comune di Ciserano, teatro di un blitz a tutto campo contro l’illegalità ambientale e il lavoro irregolare. L’intervento, inserito in un più ampio piano di controllo straordinario del territorio, ha portato al sequestro di un capannone industriale trasformato abusivamente in discarica e alla denuncia di diversi soggetti per reati ambientali, immigrazione clandestina e violazioni in materia di lavoro.

L’operazione, sviluppatasi con un considerevole dispositivo formato da pattuglie dislocate contemporaneamente sul territorio, ha visto la sinergia tra la Tenenza Carabinieri di Zingonia, la Stazione di Dalmine, il Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale dei Carabinieri Forestali di Bergamo, il Nucleo Carabinieri Forestali di Curno, il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro, il nucleo Cinofili Carabinieri di Orio al Serio, la Polizia Locale di Ciserano, con il Sindaco e l’Ufficio Tecnico comunale, nonché i Vigili del Fuoco di Bergamo, con il supporto aereo del 2° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Orio al Serio.

Il cuore dell’attività si è concentrato su un capannone di circa 700 mq, utilizzato come centro illecito di raccolta e cernita di rifiuti pericolosi e non, in totale assenza di autorizzazioni. Al suo interno sono stati rinvenuti elettrodomestici fuori uso, televisori, frigoriferi contenenti sostanze pericolose, pneumatici e materiali non bonificati, accumulati verosimilmente per essere rivenduti nel mercato africano. Il responsabile dell’attività è stato denunciato per gestione illecita di rifiuti e l’intero immobile è stato posto sotto sequestro penale.

Nel corso dell’operazione, gli operanti hanno identificato nove cittadini extracomunitari, alcuni impiegati irregolarmente. Tre di loro sono stati denunciati per reati legati all’immigrazione. Il titolare della ditta è stato deferito per impiego di manodopera clandestina, gravi violazioni sulla sicurezza dei luoghi di lavoro (tra cui l’assenza del Documento di Valutazione dei Rischi) e installazione abusiva di un impianto di videosorveglianza. A suo carico è stata disposta la sospensione dell’attività imprenditoriale, unitamente a sanzioni amministrative per oltre 34.000 euro e ammende per 2.665 euro, anche per l’impiego in nero di cinque lavoratori, di cui tre non assumibili per mancanza di permessi validi.

I Vigili del Fuoco hanno inoltre riscontrato gravi carenze in materia di prevenzione incendi, tra cui uscite di emergenza non a norma e locali non conformi all’uso previsto.

L’operazione ha permesso anche di identificare soggetti con precedenti specifici per reati predatori e in materia di stupefacenti. L’elicottero dell’Arma ha sorvolato le aree più sensibili e degradate, supportando dal cielo le attività a terra dei Carabinieri e della Polizia Locale.

L’intervento rientra in un piano di controlli straordinari predisposto dalla Compagnia Carabinieri di Treviglio volto alla tutela del territorio, al contrasto dell’immigrazione clandestina, dei reati ambientali e dello sfruttamento della manodopera.

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