SOVERE – ALTO SEBINO Maryam, 13 anni, cieca, suona la batteria e fa canottaggio: “Nel vento mi sento libera. Ho sviluppato gli altri sensi, non rinuncio alla magia della vita”

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Maryam sta andando nel negozio dei suoi genitori a Costa Volpino, addosso la solita voglia di vivere che si porta dentro da sempre. Maryam è così. Un fiume in piena, e pazienza se non ci vede, o ci vede pochissimo, lei, nata prematura 13 anni fa, lei mica si è arresa, macchè, il suo vocabolario non contempla questa parola. Mai. Maryam frequenta la terza media, suona la batteria, fa canottaggio e pensa al futuro: “Mi fa girare le scatole non vedere ma sono così e non posso farci niente, devo viverci, quindi tanto vale che tiri fuori il meglio da altre cose, sviluppo altri sensi che quasi tutti invece non si accorgono di avere”. Maryam porta addosso quella voglia di libertà che ti fa vedere anche senza diottrie: “Quando faccio canottaggio mi sento libera, mi rilasso, sento il vento addosso e mi sembra di volare. Esco in due o da sola, se sono sola c’è sempre qualcuno che mi indica la direzione e mi dice se devo girare a destra o a sinistra”. Quel vento che soffia forte dentro e spazza via ogni fatica, la trasforma in energia. Come la musica: “Suono la batteria da quattro mesi, ascolto e poi suono, fare musica è liberare suoni dentro, è creare e mi fa stare bene”. Come tutte le ragazze della sua età ha una migliore amica: “Alessandra. Con lei chiacchiero di tutto”….

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