Luis Muriel, quel viso da bimbo, quei gol da cineteca, da Barranquilla dove faceva il venditore ambulante all’Atalanta dove incanta

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A Barranquilla, quarta città della Colombia, nel nord del Paese, la voce circolò rapidamente: “Abbiamo anche noi il nostro Ronaldo, correte signori correte”. Luis Muriel giocava nell’Atletico Junior e la gente cominciò a paragonarlo a Ronaldo il fenomeno, Non fu l’unico nomignolo che gli venne assegnato: il suo idolo, tale Ivan René Valenciano, calciava in porta con tecnica impressionante. Il piccolo Muriel a dieci anni prese ispirazione e gusto nel calciare bene, poi crescendo si prese anche un bel po’ di applausi con tanto di soprannome. Era per tutti “Valenciano”, proprio per quel gesto balistico che ricordava l’attaccante passato alla storia nel Club di Barranquilla. Qui a Bergamo invece lo chiamano affettuosamente Luigi, che si fa prima. Luis circondato da donne, sposato con la modella Paula Renteria, ha tre splendide figlie: Maria Paula, Maria Camila e Maria Celeste. E in loro onore ha chiamato il cavallo della fattoria che possiede in Colombia ‘Las Tre Marias’. E poi la musica, come tutti i suoi connazionali: il vallenato, genere musicale caratteristico dello stato della Colombia, non manca mai nella playlist che lo accompagna tra partite e allenamenti. Pochi sanno che è anche un bravo fisarmonicista. Talento e pochi soldi. Le vie di Santo Tomàs, la sua città natale, raccontano di un piccolo Luisfer venditore ambulante di biglietti della lotteria. Fu costretto a farlo per aiutare i genitori. La famiglia Muriel era povera e non poteva permettersi grandi investimenti per il futuro del piccolo Luis. Lui, credendoci, allenamento dopo allenamento, tra un biglietto della lotteria strappato e l’altro, riuscì a costruirsi un futuro diverso, con quella palla che rotola e regala sogni. A 13 anni rischia di lasciare subito il calcio, a causa di un problema fisico al gluteo (tendinite) che lo limitò negli allenamenti, l’Atletico Junior decise di scartarlo nonostante le sue indiscusse qualità tecniche. Nello stesso periodo Luis venne ingaggiato dal Deportivo Calì, club che gli offrì quattro anni più tardi l’esordio in Prima Squadra. Il problema fisico accusato in Colombia sparì completamente al suo arrivo in Italia, tesserato dall’Udinese…

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