I segnali maggiori sono arrivati dalla Valcamonica. Ma sintomi della malattia sono stati registrati anche in alta Valle Seriana. Qui per adesso la Lega sta attraversando una crisi magari inaspettata ma in realtà basterebbe guardarsi indietro e capire che la Lega di Salvini non è più quella di Bossi.
In Valle Seriana la Lega bossiana ha avuto i suoi primi due sindaci d’Italia, a Cene e poi a Castione. E ha trionfato per anni, il movimento sembrava inarrestabile.
Oggi conserva l’enclave di Ardesio con il sindaco ormai storico Yvan Caccia. Che dopo essere stato Presidente del Parco delle Orobie, è stato rimosso senza che la Lega obiettasse. Caccia è uno di quei leghisti che hanno fatto gavetta: magari all’inizio, quando è entrato per la prima volta, e sembra un secolo fa, in minoranza a Clusone, erano militanti ingenui, quelli che pensavano che i democristiani e compagnia fossero tutti se non ladri, almeno sospettabili di esserlo, contestavano anche l’incontestabile, sospettavano manovre che erano solo immaginarie.
Poi si sono fatti le ossa, hanno imparato ad amministrare e politicamente anche a fare qualche compromesso pur di riuscire a realizzare quello che si voleva. Poi Caccia è risalito ad Ardesio e da lì, salvo una breve parentesi, non si è più mosso. Ma anche solo il fatto che sia corsa voce, da lui ovviamente smentita, che si fosse avvicinato a Fratelli d’Italia, è anche questo uno dei segnali che qualcosa nella pancia della Lega sta… brontolando.
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