L’intervista – Manuele Biava e la sua azienda a Scanzo: “Le mie bottiglie vanno quasi tutte all’estero. I miei vini all’Astor Wines & Spirits, la più famosa enoteca di New York, sono venuti loro da me ma ora…”

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di Luca Mariani

Azienda agricola Biava e Stati Uniti d’America: un rapporto che dura da più di dieci anni, ma che adesso è ostacolato dai dazi doganali su vino e liquori, minacciati da Donald Trump. «Noi fino a novembre abbiamo consegnato in maniera regolare. Anzi. Il nostro importatore negli Usa ha fatto un po’ di scorta, ha aumentato gli ordini prima di fine 2024 così da anticipare i dazi e avere in casa un po’ di Moscato in più.» Manuele Biava è consapevole, ma non sfiduciato: «Quella di quest’anno è solo una toppa, perché da qui in avanti non sappiamo cosa succederà.»

Perciò il titolare dell’azienda di via monte Bastia a Scanzorosciate analizza con piglio pratico il futuro prossimo della sua attività: «La mia è una cantina piccolissima: in un anno produco 12 mila bottiglie, che però vanno quasi tutte all’estero. Circa due mila sono esportate negli Stati Uniti. Certo, sono una buona fetta del nostro mercato e del nostro fatturato.

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