L’INTERVISTA – Angelo, allevatore: “Le bestie diventano cieche per le punture di insetti. Lingua blu e lupi e in tutto questo dove sono le istituzioni?”

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La situazione  è destinata a cancellare le tante manifestazioni che si svolgono a settembre, al ritorno delle mandrie dagli alpeggi,  nelle nostre Valli: il 14 settembre a Valtorta, il 14 e 15 ad Albino, il 25 a Serina, il 28 a Branzi, dal 28 al 30 a Clusone, e in ottobre il 5 a Dossena, il 5 e il 6 a Vilmaggiore, il 6 a Taleggio e il 12 e il 19 a Camerata Cornello, con l’elezione delle «reginette». “Ho sentito dire che  in Bergamasca l’unico caso di contagio l’han trovato in Valbrembana – dice Angelo Bossetti, in alpeggio sul M. Vaccaro, sopra Parre, allevatore che non mancava mai di portare le sue vacche alla Mostra di Clusone portandosi sempre a casa premi e riconoscimenti per la qualità delle sue bestie – ma so che qui non si sono mai registrati casi di vacche malate di questa malattia, per cui non ho mai sentito nemmeno il bisogno di vaccinare il mio bestiame. So che invece in Svizzera intervengono già alla nascita dei vitelli, facendo loro precocemente un esame di controllo, me l’ha detto un mio nipote che lavora sugli alpeggi ticinesi. Comunque di questa malattia so solo che le bestie cominciano a diventare cieche per colpa delle punture di un insetto che prospera nelle zone paludose…Nelle nostre zone però non è mai successo, e non  ho notizia di interventi particolari dell’autorità sanitaria se non del divieto di organizzare le tradizionali mostre e fiere di settembre, come quella, appunto, di Clusone”.

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