La Lombardia diventa zona arancione, ecco cosa cambia

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Attilio Fontana

La Lombardia diventa zona arancione. L’annuncio è arrivato su Twitter da parte del presidente della Regione Attilio Fontana. «Grazie ai sacrifici dei lombardi, apprezzati i dati epidemiologici, ora siamo in zona arancione e potremo riaprire gli esercizi commerciali. A breve la decisione del Governo», ha scritto.

«Il Piano Lombardia sta avendo un notevole successo: i primi 400 milioni messi a disposizione dei Comuni per la realizzazione di opere pubbliche vedono già ad oggi l’apertura di 1650 cantieri sui 3100 previsti e prossimamente tutti i 3100 verranno aperti», ha sottolineato Fontana, intervenendo con un saluto agli Stati generali dell’Ingegneria. «Tutti questi cantieri sono un mezzo attraverso il quale noi vogliamo rilanciare l’economia, rilanciare il comparto dell’edilizia che sicuramente è uno di quelli trainanti per ogni ripresa economica», ha concluso.

Cosa cambia tra zona rossa e zone arancione

Spostamenti

Nella Lombardia zona arancione è possibile muoversi all’interno del proprio Comune di residenza senza la necessità di avere un’autocertificazione. Si possono andare a trovare i parenti e gli amici, ma resta in vigore la raccomandazione di evitare di ricevere in casa o di recarsi da persone non conviventi. Bisogna sempre garantire il distanziamento ed evitare qualsiasi forma di assembramento. Tutti questi spostamenti sono consentiti solo nel rispetto del coprifuoco nazionale previsto dalle 22 e fino alle 5 del mattino seguente: in questa fascia oraria bisogna, in caso di controlli, produrre un’autocertificazione che giustifichi lo spostamento, che può avvenire solo per motivi di necessità, emergenza o lavoro. Resta in vigore il divieto di spostarsi da una Regione a un’altra se non per comprovate esigenze lavorative, di necessità e di lavoro, ma è garantita la possibilità di tornare al proprio domicilio, abitazione o residenza. In caso di seconde case, se queste si trovano nello stesso comune di residenza possono essere raggiunte senza bisogno di autocertificazione. Se si trovano in un comune diverso possono essere raggiunte solo per necessità o per rimediare a situazioni di emergenza, per il solo tempo necessario a risolvere i contrattempi. Anche in questo caso bisognerà produrre l’autocertificazione.

Riaprono i negozi al dettaglio

Riaprono i punti vendita che erano stati costretti a chiudere per via delle restrizioni previste dalla zona rossa. Tutti i negozi al dettaglio, anche di beni non essenziali, infatti possono riaprire andando ad aggiungersi alle attività alimentari, alle edicole, alle farmacie, ai tabacchi e ai negozi che vendono beni di prima necessità che sono rimasti aperti anche durante la permanenza nella zona rossa. Per quanto riguarda i centri commerciali, invece, anche col passaggio in zona arancione restano chiusi, nei weekend e nei giorni festivi e prefestivi, i negozi al dettaglio all’interno delle gallerie commerciali. Per quanto riguarda i servizi alla persona, col passaggio in zona arancione possono riaprire anche i centri estetici, oltre ai parrucchieri che non hanno mai chiuso.

Restano chiusi ristoranti e bar: consentito asporto e domicilio

Nessun cambiamento invece per i bar, i ristoranti, i pub, le gelaterie e le pasticcerie. L’obbligo di chiusura, previsto per le zone rosse, rimane in vigore anche per quelle arancioni. Anche in questo caso però resta consentito il servizio di asporto fino alle 22 (orario in cui scatta il coprifuoco) e di consegna a domicilio, senza limiti di orario.

Cosa cambia per le attività sportive

Il passaggio da zona rossa ad arancione consente di poter svolgere attività motoria all’aperto senza limiti. È infatti possibile accedere ai parchi (anche lontani dalla propria abitazione) sia per fare sport individualmente che per fare una passeggiata, ma sempre nel rispetto del divieto di assembramento, di distanziamento e di utilizzo dei dispositivi di protezione. Anche in zona arancione restano però chiuse le palestre, le piscine, i centri termali e i centri benessere e persiste anche la sospensione degli eventi e delle competizioni organizzate dagli enti di promozione sportiva.

Tornano a scuola gli studenti fino alla terza media

Anche per gli istituti scolastici sono previsti dei cambiamenti. Nella Lombardia zona arancione gli studenti fino alla terza media possono infatti tornare a scuola come già fanno i bambini delle scuole d’infanzia, elementari e della prima media, che non hanno mai smesso di frequentare le lezioni in presenza anche con la zona rossa. Per le scuole superiori resta invece ancora l’obbligo della didattica a distanza.

Trasporti, cinema, musei

Nessun cambiamento per quanto riguarda i trasporti pubblici, la cui capienza resta fissata al 50%. Col passaggio da zona rossa a zona arancione non cambia niente neanche per cinema, teatri e musei, che restano chiusi, così come continuano a rimanere chiuse le sale slot e bingo e i centri scommesse.

 

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