INTERVENTO – Noi del PD: urge la “ribellione gentile” di chi non si adegua a porti e menti chiuse

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di Andrea Bonadei

Coordinatore Partito Democratico zona alto Sebino

Da pochi giorni in cima al Lago d’Iseo è stato “aperto un porto”, inaugurando una nuova fermata per le crociere tra le acque sebine. Oltre che funzionale a residenti e turisti, mi pare un simbolico paradosso rispetto alla narrazione politica nazionale in voga, in questi mesi di forti flussi migratori via acqua; illudere noi a terra che “non passa lo straniero” dal mare sembra l’unica preoccupazione. Più una grande distrazione, notano alcuni, visti i tanti problemi che andrebbero affrontati con serietà. Ora, oltre che “tutti CT della Nazionale“, anche tutti “cultori di diritto marittimo“, a cui appassiona fare processi a navi e capitani delle Org. Non Governative. Non curanti della deriva della barca “governativa”: Conte timoniere estromesso in coperta, Tria trattato da mozzo dai DueViceUfficiali, tronfi di vanità, pronti al facile discorso simil-coraggioso, ma privi di medaglie e cicatrici.

Io lo so che appena dico “PD” metà del respiro poetico sfuma, però credo che, dentro a questa traversata verso il nebuloso orizzonte d’Italia, non possano mancare presenza e peso di chi ha saputo solcare le onde in burrasca, pur senza conquistare il cuore del popolo. Ancora oggi migliaia di attivisti del Partito Democratico governano Regioni, Province, Comunità locali portando progresso, crescita, destreggiandosi (meglio di altri) tra le asperità del momento. Faccio parte di una comunità politica che diffonde ossigeno, senza farsi troppo notare, esposta più di altri ai venti gelidi della cinica apatia, dell’egoismo che evolve in patologiche solitudini, della promessa di scorciatoie furbe a problemi complessi. Non rassegniamoci a questo.

In molti territori, come il nostro, è un tempo in cui solo 1 elettore ogni 4 o 5 si sente in comfort nel campo democratico, esprimendo invece sostegno alla causa della lega formato Salvini. 5-Stelle quasi non pervenuti….

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