TORRE BOLDONE – Quel ‘pasticciaccio’ del supermercato. Marcelli: “Serve un referendum”. Macario: “Fatto chiarezza dove c’era confusione”

    0
    91

    (dal numero del 3 marzo 2023)

    «Noi temiamo che quella che loro chiamano sospensione, venga usata come pretesto per dire che il progetto è in pausa quindi non serve il referendum». Carlo Marcelli, il leader della lista di opposizione “Abitare”, alza i toni contro il sindaco e la sua amministrazione: «Questo non ha senso. La questione non riguarda piccole o grandi modifiche. Il problema è: supermercato sì o no? Quindi per noi è fondamentale la consultazione popolare e ci sembra evidente che in paese l’idea sia ben chiara contro questa nuova costruzione». Il sindaco Luca Macario non sembra molto d’accordo con questa affermazione: «Molta gente ci ha ringraziati per i video sul mio profilo facebook in cui spiego cosa sta succedendo. Siamo riusciti a fare chiarezza in un contesto in cui c’era molta confusione e le persone non erano state informate come dovevano, quindi non avevano assolutamente capito la questione. Ecco perché ho ricevuto tanti apprezzamenti e tanti ringraziamenti». Per rimarcare il loro dissenso verso il progetto di un nuovo supermercato nell’area verde che affianca le poste, le minoranze hanno indetto una raccolta firme della quale Marcelli è estremamente soddisfatto: «Sta andando al di là di ogni aspettativa. Pensiamo di superare le mille sottoscrizioni. Noi, nel fine settimana, con due semplici banchetti abbiamo raccolto più di 400 adesioni. Nel frattempo anche i commercianti si stanno adoperando nella raccolta di moduli per le firme. Nei prossimi giorni continueremo con i gazebo e la distribuzione di volantini informativi. L’obiettivo è spingere il sindaco a convocare un Consiglio comunale straordinario per approvare un referendum popolare in cui si chiede ai cittadini se vogliono o meno questo nuovo edificio». Su questo punto il sindaco Macario resta guardingo: «Solo quando le firme verranno consegnate in comune valuteremo cosa fare». Dopo le critiche verso la maggioranza, Marcelli entra nello specifico della questione progettuale: «Il nostro consigliere Ivano Premoli è stato all’ufficio tecnico e ha preso visione dei rilievi tecnici avanzati dall’amministrazione. Il progetto presentato è carente di alcune rilevazioni specifiche come le distanze dal torrente Gardellone e la mancanza di alcune autorizzazioni. Nei prossimi giorni li analizzeremo meglio anche grazie ad alcuni nostri tecnici. Intanto l’azienda Iperal ha 90 giorni per rispondere ai rilievi». Anche il primo cittadino Macario conferma che: «I rilievi sono molti, sono veramente specifici e riguardano dei tecnicismi. Per ora non sono pubblici, ma sono consultabili solo dai consiglieri comunali. È per questo che abbiamo preferito diffondere un nostro comunicato con il quale non si entra nel dettaglio e nel tecnicismo, ma si tiene informata la popolazione». Nel dibattito si inserisce anche Andrea Migliorini segretario comunale della Lega. Il leader del Carroccio locale ribadisce che «siamo sfavorevoli a questo progetto. Non vogliamo altro consumo di aree verdi e secondo noi quella zona va tutelata solo per attività sportive. Perciò anche noi partecipiamo alla raccolta firme per fermare la costruzione di questo nuovo supermercato». Il Gardellone è sempre più asciutto a causa della siccità. Il livello della bagarre politica cresce. Macario sfodera l’arma nuova degli “appunti di Luca” per comunicare direttamente con i propri cittadini. Le minoranze rispolverano il vecchio e buono strumento della raccolta firme per ottenere un referendum popolare. Nel frattempo Iperal si avvale della facoltà di non parlare argomentando che «si tratta di un progetto ancora in valutazione, pertanto al momento non abbiamo la possibilità di rilasciare alcuna dichiarazione».

    Leggi tutte le notizie su www.araberara.it