INCHIESTA – Quando il caro estinto diventa business. La protesta dei sindaci sulle regole che impediscono di tenere i morti nelle chiesette (o luoghi simili) di paese

0
477

Il 21 marzo Araberara sollevava il problema. Un’ordinanza dei Sindaci dell’Alto Sebino che richiamava una legge (e regolamento regionale) fino a quel momento passata inosservata (nel senso che non è mai stata fatta osservare) vietava in particolar modo ai parroci della zona di fornire chiesette o ambienti parrocchiali per i defunti in attesa di sepoltura.

Erano stati sollecitati a emettere l’ordinanza dall’Ats (che sta per “Agenzia per la Tutela della Salute”). Ma la “salute”, come la “sicurezza” è in capo ai Sindaci. Da qui l’ordinanza. Ma perché solo nell’Alto Sebino il marzo scorso?  E perché proprio all’inizio di questa primavera, tre anni dopo l’entrata in vigore di quel regolamento che elencava i luoghi in cui tenere i defunti in attesa del funerale e quindi vietava quelli fuori elenco? “Ovvio, perché quella legge è stata voluta dalle lobby delle Pompe Funebri ma erano pochissime quelle pronte a fornire il servizio alternativo nelle valli, vale a dire le ‘Case funerarie’. In città c’erano, ma fuori erano rarissime. Come in una zona se n’è costruita una ecco che i titolari hanno preteso il rispetto del regolamento regionale”.

Il commento è di uno dei 64 sindaci che hanno firmato adesso una lettera alla Regione in cui chiedono di cambiare il regolamento.

ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 27 GIUGNO

***

LA LETTERA DEI SINDACI – I Sindaci alla Regione: “Cambiate la normativa: spazi pubblici idonei”

 Oggetto: Richiesta di modifica normativa per l’osservazione delle salme nei luoghi della comunità

Gentili Consigliere e Consiglieri della Commissione Sanità,

in qualità di Sindaci e rappresentanti delle nostre comunità locali, desideriamo sottoporre alla vostra attenzione una questione che sta generando crescente preoccupazione nei nostri territori: l’impossibilità, secondo l’attuale normativa regionale, di osservare le salme in spazi pubblici e comunitari, anche quando questi siano potenzialmente idonei dal punto di vista igienico-sanitario.

La normativa in vigore limita l’osservazione delle salme a tre contesti: abitazione privata, strutture sanitarie (RSA, ospedali) e case funerarie autorizzate.

Viene invece esclusa la possibilità di svolgere questo momento delicato in luoghi collettivi, come sale civiche, chiesette o altri spazi pubblici significativi per la comunità locale.

LA RISPOSTA DI FEDERCOFIT – Veronesi: “Uscita indecorosa dei sindaci. Blocchiamo con i carri funebri la valle”

Tutti i mestieri hanno la loro Federazione, così è anche per le aziende funerarie: si chiama Federcofit. Il Presidente si chiama Davide Veronesi. Il quale ha mandato un messaggio vocale piuttosto salato agli associati, prendendosela in particolare con i sindaci della Val Brembana: “Vista la situazione dobbiamo agire coesi e anche in maniera incisiva. Andremo a rappresentare le nostre ragioni a Garavaglia (Massimo Garavaglia in questa legislatura è presidente della Commissione Finanze e Tesoro – n.d.r) per l’uscita indecorosa dei sindaci e in via preventiva per tutelare l’interesse delle famiglie dolenti ovvero che la salma del proprio caro venga osservata in locali idonei dal punto di vista igienico sanitario.

ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 27 GIUGNO

***

LA RISPOSTA DELLA REGIONE – Anelli: “Stiamo cercando una soluzione in contatto col Governo: ci vuole buon senso”

 “E’ una situazione che avevo segnalato tre anni fa quando è stato fatto il regolamento. Adesso siamo in contatto con il Governo per verificare cosa si può fare per trovare alternative. Per le chiesette si richiedono i requisiti igienici sanitari, vale a dire i bagni”. Va beh, nessuno, quando va anche in casa a fare le condoglianze, chiede di andare in bagno. “Lo so, ma credo che si possa superare tutto, l’aerazione, le barriere architettoniche ecc, ma sulle norme sanitarie possiamo fare poco.

ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 27 GIUGNO

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui