Il partigiano carabiniere che salvò Trescore dal bombardamento

166

Le armi portate ai partigiani sulle montagne dell’alto Sebino, gli schiaffi al parroco don Moioli, i tedeschi asserragliati nella villa Suardi in attesa degli alleati con il rischio che quest’ultimi bombardassero tutta la zona di Trescore, il rischio di essere fucilato da un momento all’altro per diserzione ed infine la liberazione guadagnata dopo i lunghi 20 mesi della Resistenza. Mario Belotti è stato uno dei tanti militari che dopo l’8 settembre si trovò di fronte ad un bivio, scegliere la Repubblica Sociale Italiana e il nazifascismo o aderire alla Resistenza e Mario Belotti decise di scegliere le montagne, al resistenza e la libertà.

SU ARABERARA IN EDICOLA DAL 20 APRILE

pubblicità