IL CASO Quell’ultimo “battito animale” Cani, gatti, anatre, cigni, rane… uccisi per puro divertimento

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Periodo duro per gli animali in provincia di Bergamo. Torture, violenze, abbandoni all’ordine del giorno. E ovunque maltrattamenti gratuiti. Segnalazioni ne stanno arrivando un po’ dappertutto. Dall’anatra con la freccia infilata nel fondoschiena a Sarnico, ai gatti presi a fucilate a Castelli Calepio. In mezzo un po’ di tutto, da rane uccise, dipinte e impiccate ad un palo a Sovere, ai cani uccisi con l’acido a Carobbio. Passando poi per casi che sono finiti alla ribalta della cronaca, come quello del killer dei gatti a Trescore di cui è cominciato da poco il processo. Un sadismo gratuito soprattutto nei confronti di animali cosiddetti domestici, forse perché facili da attaccare. Il cosiddetto killer dei gatti adottava cuccioli di felino per poi torturarli e ucciderli. Ma intanto ne è spuntato un altro che prende a fucilate i gatti nella zona di Castelli Calepio. Uccisioni che vanno avanti da circa un anno. L’ultimo episodio qualche settimana fa quando Mia, una gatta di due anni di età, è stata trovata ammazzata a colpi di fucile nel giardino dell’abitazione della famiglia che l’ospitava: l’assassino si è accanito con particolare ferocia sulla micia, crivellandola con 12 colpi.  E nella casa accanto a quella di Mia sono stati trovati uccisi 9 gatti dei 18 residenti. E alla Basella nel Comune di Urgnano è stato ritrovato il corpo di un grosso cane che aveva in testa un vistoso foro di proiettile. Al collo un collare con agganciata una corda. E attorno un vero e proprio cimitero illegale di animali…

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