IL CASO – CLUSONEIl “Fantoni” e il gran rifiuto del Collegio Docenti alle proposte di cambiamento

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(p.b.) Il “Fantoni” scaricato dall’Università di Bergamo. Ma cosa è successo realmente per far dire alla rappresentante dell’Università che “noi ci tiriamo fuori”? E che futuro ha un Istituto che vede calare il numero degli iscritti anno dopo anno? Il grande complesso dell’ex Seminario con annesso l’edificio del Liceo Scientifico, sorto come un corpo estraneo (architettonicamente) lì accanto, regge bene gli anni, anzi, da due anni a questa parte la manutenzione è molto migliorata.

Quello che non è migliorata è l’offerta, gli “indirizzi” che caratterizzano una scuola che conta ad oggi 880 alunni, 93 insegnanti e 6 indirizzi: lo Scientifico, le Scienze Umane, i Geometri, l’istituto Turistico, quello Grafico e la Ragioneria. E lì accanto c’è l’Alberghiero.

Un anno e mezzo fa, prendendo atto che l’Istituto è in crisi, anche per un passato di dirigenti che andavano e venivano (almeno adesso c’è un dirigente titolare che è Roberto Vicini) si sono mossi autonomamente tre gruppi di lavoro: quello dell’Università di Bergamo che aveva avuto l’incarico dalla Comunità Montana, quello dei due Comitati (Comitato tecnico scientifico e il Comitato scientifico del Liceo) e quello dei genitori del Consiglio d’Istituto. Dovevano studiare il problema dei flussi sull’intera valle, da Schilpario ad Alzano, ma l’attenzione maggiore era rivolta all’alta valle. Cosa fare per rilanciare l’istituto? Tutti e tre i gruppi di lavoro, incredibilmente, erano arrivati alla stessa conclusione che riassumiamo: ridurre il peso “economico” lasciandolo solo per l’indirizzo di Finanza e marketing, rilanciare l’aspetto umanistico e linguistico (terza lingua), accentuando gli aspetti dell’accoglienza rispetto a quelli manageriali. Detto così sembra poco, i concetti andrebbero approfonditi e lo avevano fatto i tre studi autonomi…

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