È reduce da un anno “impegnativo” per questioni personali e di salute. Ma è tornato. Jacopo Scandella potrebbe essere definito, politicamente s’intende, con l’ossimoro di “giovane/ vecchio”.
Nel 2009 viene eletto consigliere comunale a Songavazzo. “ma nello stesso tempo sono stato coordinatore del Partito Democratico per l’Alta Val Seriana dal 2009 al 2013, l’anno in cui per la prima volta sono stato eletto Consigliere Regionale. Non avevo ancora compiuto 25 anni. E’ stata una sorpresa assoluta, si è creato un movimento un po’ generazionale un po’ territoriale che ha portato tante persone a crederci. Poi ci sono state due riconferme, nel 2018 e nel 2023”. E nelle ultime elezioni hanno fatto un’eccezione per il terzo mandato… “Lo Statuto regionale del Pd dice solo 2, in realtà se ne sono sempre fatte 3 di base…”. In questi mesi si sta discutendo sul possibile terzo mandato dei Presidenti di Regione… “Le cose sono un po’ diverse, non puoi paragonare il potere che ha un presidente di regione con quello di un semplice consigliere regionale. Qui si tratta di una legge nazionale per limitare la concentrazione di potere. Poi io potrei anche essere d’accordo sul limite portato a 3 mandati”.
Sei in Regione da 12 anni ma non sei mai stato in maggioranza. La Lombardia è governata dal centrodestra da 30 anni. Per voi non c’è speranza?
“E’ dal 1995 che governa il centrodestra, prima Formigoni fino al 2013, poi Maroni fino al 2018 e questa è la seconda legislatura di Fontana. Questo penso sia dovuto dal fatto che il centrodestra ha qui una base elettorale solida, che ha resistito negli anni come in altre Regioni la maggioranza solida ce l’ha il centrosinistra. Ma non credo sia una regione invincibile, penso ci siano stati sicuramente limiti nostri, la nostra incapacità finora di dire cose che parlino e arrivino pragmaticamente alle persone che vivono fuori dalle città (dove il centrosinistra vince – n.d.r.)”.
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