GRUMELLO DEL MONTE – Don Alberto, l’Oratorio, l’Atalanta e la ripartenza. “Il catechismo nella Messa, ci siamo reinventati. Rivedere i bambini e i ragazzi è una grande gioia”

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Martedì mattina di inizio marzo, la primavera che sembra essere ormai alle porte, don Alberto Varinelli ha appena concluso la lezione di religione a scuola. E sono proprio i giovani ad essere al centro della nostra chiacchierata, in un anno complicato come quello del Covid, dove anche la Chiesa e l’Oratorio si sono dovuti reinventare. 

A parlarne iniziamo dalla fine: “In zona gialla, quando abbiamo riaperto l’Oratorio, ho visto dei segnali buoni, sia a Telgate che a Grumello, c’è molta voglia di tornare alla normalità seppure non manchi la paura. È chiaro che se dovessimo parlare di numeri, non sono quelli degli anni passati, ma vedere l’Oratorio pieno è una bella soddisfazione. Certo, avere un’ottantina di bambini che giocano significa anche doverli gestire, controllare che mantengano le distanze… insomma, bisogna organizzarsi ed è piuttosto impegnativo. La loro presenza è positiva, mi lascia tranquillo anche in vista del futuro. Da parte di noi adulti deve esserci una continua rincorsa per capire cosa fare per i ragazzi, inventare sempre qualcosa che li solleciti a partecipare. Nei periodi di chiusura abbiamo cercato di fare qualcosa online, ma non molto, perché sono io il primo a non credere in questa forma, che toglie la parte migliore delle relazioni. I ragazzi passano già molte ore davanti al computer per la scuola, non credo sarebbe una buona soluzione aggiungere delle ore per gli incontri, anzi per loro non sarebbe che un appesantimento. Sono convinto che una veloce chiacchierata vada bene, perché è un modo che i ragazzi hanno per salutarsi, ma non credo sia utile proporre delle riflessioni a distanza”.

Don Alberto ha curato nei minimi dettagli anche le Messe… “La Chiesa deve essere vicina alle persone, dai bambini fino agli anziani, ed è importante anche come si celebra e come si propone la catechesi. Non potendo utilizzare le aule dell’Oratorio, abbiamo deciso di inserirla nella Messa, un quarto d’ora, venti minuti, non di più, utilizziamo il loro linguaggio, delle piccole rappresentazioni e sono certo portino a casa delle indicazioni molto importanti per il loro futuro…

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