GRUMELLO DEL MONTE – Diego: “Mi sono ammalato a 28 anni, è cambiato tutto ma non mollo. La sclerosi multipla è un’amica che non volevo ma lei voleva me”

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Luca Mariani

Martedì 11 febbraio 2025 il consiglio regionale della Toscana ha approvato una legge che disciplina e permette il suicidio assistito. È la prima legge che regolamenta il fine vita in Italia. «Sono d’accordissimo. La vita è sempre degna di essere vissuta, finché si può chiamare vita. Deve esserci la possibilità di scegliere, come per decidere se interrompere la gravidanza. Perché io non posso interrompere la mia vita? È giusto concedere ad ognuno la possibilità di scegliere per la propria vita. Scegliere, non imporre. Non possiamo decidere come venire al mondo, ma almeno come lasciarlo, in determinati casi. Cosa c’è di così scandaloso nel permettere ad una persona che soffre di dire basta. Perché no? Non capisco questa impossibilità di scegliere. Certo è un tema divisivo, ma gli altri come possono giudicare della scelta di uno che è malato da una vita, che non riesce più a muoversi?» Diego Ghirardelli non ha dubbi. Lui che da sei anni ha scoperto di avere «una nuova compagna di viaggio», tanto inaspettata, quando indesiderata e onnipresente: la sclerosi multipla. «Lavoravo come operaio in un’azienda di accessori nautici a Paratico. Una mattina mi sono svegliato e da metà bocca in giù sentivo il mio corpo completamente informicato e non avevo più la sensibilità. Facevo fatica a sentire il caldo e il freddo. Oppure a volte il tiepido lo sentivo bruciare o freddissimo. Avevo tutte le sensibilità completamente sballate. All’inizio ho pensato a uno strappo, un colpo d’aria o qualche movimento sbagliato al lavoro, visto che già avevo problemi alla schiena. Però dopo due settimane non passava. Sono andato dal mio medico di base che mi ha indirizzato immediatamente da un neurologo. Il primo che ho visto mi ha detto che all’90% era tutto psicosomatico, che non avevo niente. Io non credevo a questa diagnosi, così sono andato da un altro neurologo, che mi ha prescritto gli esami: i potenziali evocati motori, con la risonanza magnetica al cervello e al midollo. Da questi esami sono emerse le varie lesioni che ci sono nel midollo cervicale.»

È il febbraio 2019. Diego ha compiuto i 28 anni da pochi mesi. «Quando me l’hanno diagnosticata ero già stato allertato. Non sapevo cosa fosse, perché c’è molta disinformazione. Allora ho cercato di informarmi in internet e sui siti dedicati c’erano tante testimonianze di persone che ci convivevano da una vita. Ero abbastanza tranquillo, ma quello che è successo poi è ben diverso.» La sclerosi multipla che l’ha colpito è assai aggressiva e la vita del grumellese classe 1990 cambia in maniera troppo rapida. «Nel giro di due anni e mezzo mi ha portato dal camminare senza ausili, al deambulatore e alla sedia a rotelle. Non pensavo fosse un drago così difficile da combattere. Alla prima visita mi hanno detto: “la patologia sembra aggressiva, ma grazie ai medicinali, scordati della sedia a rotelle”. Due anni dopo alla visita sono arrivato in sedia a rotelle. Non avevano risposte perché non è uguale per tutti. Nonostante fossi seguito e i medici provassero a tamponare, la malattia peggiorava velocemente.»

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