GRONE – La Spagnola, il Covid e quella croce lassù, in cima ai Colli. 100 anni fa era stata posata una croce in legno, poi sostituita da una in metallo che, dopo il restauro, è stata dedicata ai volontari

402

Io c’ero, io credo”. Queste significative parole sono scritte sulle braccia della croce, ribattezzata “croce dei volontari”, inaugurata nel corso di una cerimonia in ricordo delle vittime dell’epidemia di Covid, che si è svolta sui Colli di San Fermo sabato 18 luglio.

Un secolo fa, quando il mondo stava uscendo dalla terribile e tristemente famosa epidemia di Spagnola, che aveva provocato più vittime della sanguinosa Grande Guerra, era stata posata sul monte Ballerino, in cima ai Colli di San Fermo, una croce in legno. Alcuni anni dopo un’altra tragedia, la Seconda Guerra Mondiale, al suo posto era stata messa una pesante croce in metallo, portata a spalle nel 1957SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 24 LUGLIO

pubblicità