Dall’hospice di Vertova aveva voluto essere portata a morire non nella villetta di fronte al caseificio in cui abitava col marito Oscar Morandi e coi figli, Giulia di 7 anni e Thomas di 5, ma nella sua casa natale affacciata sulla strada tra Gromo e Gandellino, quella costruita col duro lavoro pluridecennale in Svizzera di suo padre Severo, colpito a 58 anni mortalmente da un incidente nella galleria cui lavorava, 8 anni fa, quando gli mancavano pochi mesi al pensionamento: Angela Riccardi, 39 anni, ha concluso così la sua ‘via crucis’ che durava da anni, tra lunghe sofferenze e una lunga lotta contro il male che non le ha lasciato scampo: “Sì – conferma Claudia, una sua zia – ha davvero sofferto tantissimo nonostante le innumerevoli cure e terapie, un percorso doloroso che non augurerei nemmeno al mio peggior nemico…Eppure, seppure lucidissima e consapevole della sua condizione, ha sempre dimostrato una capacità di sopportazione incredibile, non si è mai lamentata, sorrideva sempre e fino alla fine ha dedicato tutte le sue attenzioni al marito e ai figli con una dedizione ed un coraggio davvero fuori dal comune”.
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