Giornata Mondiale dei Diritti Umani, Mattarella: “Disuguaglianze creano intollerabili discriminazioni”

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Oggi, venerdì 10 dicembre, è la giornata Mondiale dei Diritti Umani.

Queste le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: “Il persistere di diseguaglianze che abbracciano la sfera politica, economica e sociale contraddice il principio di equità e genera intollerabili discriminazioni. La crisi pandemica, inoltre, ha ulteriormente ampliato i divari esistenti, esacerbando la condizione di coloro che si trovano in situazioni di maggiore vulnerabilità”.

“Occorre oggi ribadire il carattere universale, inalienabile, indivisibile e interdipendente dei diritti umani – ha detto Mattarella – perché il loro godimento da parte di tutti è una condizione imprescindibile per uno sviluppo autenticamente sostenibile. Le società capaci di offrire a tutti opportunità per realizzare pienamente il proprio potenziale sono società più inclusive, libere e prospere, dunque più resilienti. Costruirle e consolidarle è un compito arduo, oltre che un dovere morale e giuridico di cui dare testimonianza ogni giorno”. “La Giornata commemora – afferma Mattarella – annualmente un evento di eccezionale rilevanza: l’adozione della Dichiarazione universale con la quale la comunità internazionale ha riconosciuto al massimo livello il carattere inviolabile della dignità umana e ha posto le basi per lo sviluppo, nel corso dei decenni successivi, di quel sistema di convenzioni internazionali che rafforza i meccanismi di tutela dei diritti umani. Il tema scelto per celebrare quest’anniversario, “Riduciamo le disuguaglianze, facciamo progredire i diritti umani”, fa riflettere sugli ostacoli – diffusi in diverse parti del mondo – al pieno ed effettivo godimento delle libertà fondamentali da parte di tutti. Il persistere di diseguaglianze che abbracciano la sfera politica, economica e sociale contraddice, infatti, il principio di equità e genera intollerabili discriminazioni. La crisi pandemica, inoltre, ha ulteriormente ampliato i divari esistenti, esacerbando la condizione di coloro che si trovano in situazioni di maggiore vulnerabilità”.

(Fonte Ansa)

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