GDF Bergamo: arrestato ex consulente finanziario che esercitava abusivamente. Sequestrati 1,3 milioni

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I militari del Comando Provinciale di Bergamo, nel corso della mattinata odierna, stanno dando esecuzione a un’ordinanza, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Bergamo, che dispone la custodia cautelare in carcere nei confronti di un ex consulente finanziario, indagato per truffa, appropriazione indebita, abusivismo finanziario e bancario, destinatario altresì di un sequestro preventivo per 1,3 milioni di euro.
L’indagine, coordinata dalla locale Procura della Repubblica e svolta dai finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Bergamo, ha tratto origine da una decina di querele sporte da soggetti truffati da un ex consulente finanziario, iscritto all’albo sino al 2019, il quale, sebbene radiato, ha continuato a esercitare abusivamente l’attività.
Nello specifico, l’indagato – quale esperto conoscitore del diritto bancario – attesi gli incarichi dirigenziali già ricoperti in due intermediari finanziari in provincia di Bergamo, sarebbe riuscito – promettendo rendimenti sicuri e rilevanti – a raccogliere abusivamente i risparmi di molteplici clienti, dei quali avrebbe carpito non solo la relativa fiducia, ma anche le credenziali di accesso ai conti correnti. È emerso, infatti, come l’indagato, per celare la propria identità, utilizzasse conti correnti e bancomat intestati ai propri ignari clienti, ai quali aveva nel tempo sottratto le credenziali online, in modo da poter operare liberamente.
Al fine di ingannare gli ignari investitori, sottoponeva loro prospetti falsificati nei quali si attestava la redditività degli investimenti – in realtà mai effettuati – in azioni di società di diritto elvetico. La dinamica ricostruita si è sostanziata nel modello di truffa noto come “Schema Ponzi”, poiché gli investimenti proposti erano, in realtà, fittizi e le disponibilità finanziarie acquisite venivano fatte transitare tra i conti correnti degli stessi clienti/investitori al fine di soddisfare parzialmente, di volta in volta, le richieste di rientro del capitale investito.
La platea dei clienti raggirati è variegata sia per fascia d’età (tra i 40 ed i 65 anni) che per profilo professionale (dal pensionato al dirigente di azienda multinazionale).
L’attività di servizio, svolta in stretta sinergia con l’Autorità Giudiziaria del capoluogo orobico, testimonia l’impegno della Guardia di Finanza nel tutelare i risparmiatori, spesso danneggiati da condotte di abusiva gestione finanziaria e nel contrastare forme di concorrenza sleale realizzate da soggetti sprovvisti delle previste autorizzazioni dell’Autorità di Vigilanza. Il procedimento penale si trova nella fase delle indagini preliminari e le responsabilità degli indagati saranno accertate definitivamente solo al termine del processo, qualora intervenga una sentenza irrevocabile di condanna.

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