GANDOSSO – Com’era “una volta” la scuola: banchi di legno, lavagne, calamai e… macchie d’inchiostro

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GANDOSSO - Com’era “una volta” la scuola: banchi di legno, lavagne, calamai e… macchie d’inchiostro

di Cristina Bettoni

Da quando la frequenza della scuola è diventata obbligatoria tutti ne sono diventati fruitori e ciascuno ha memorizzato l’aula scolastica frequentata o le aule nel caso di frequenze prolungate.

Grosso modo tutti ricordano l’area (grande) della classe, la cattedra della maestra (o del maestro, ma sempre più raramente), la lavagna e i banchi.

Tutti ricordano che sul muro dietro la cattedra c’era il Crocefisso affiancato dalla fotografia del Presidente della Repubblica italiana anche se qualcuno, ormai molto anziano, ricorda che dietro la cattedra c’era la foto del Re Vittorio Emanuele III e quella di Mussolini.

Esclusa l’area tra la porta e la cattedra, che era il passaggio obbligato per raggiungere il proprio posto, il resto dell’aula era occupato dai “banchi”.

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