ESCLUSIVO – VALBONDIONE Il curatore fallimentare chiede 4 milioni di euro a Semperboni & c. per il fallimento di STL

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290.000 euro circa di risarcimento a testa. Cifre di quelle da sbiancare. E’ il sunto della raccomandata che lo studio Legale che si occupa della vicenda del fallimento della STL, Sviluppo Turistico Lizzola Spa ha inviato a chi in questi anni della STL è stato consigliere, presidente o segretario. E sommati 200.000 per le 14 persone a cui è arrivata la raccomandata fanno qualcosa come ‘3.933.591 euro oltre interessi di legge e rivalutazione monetaria’, una cifra che metterebbe in ginocchio chiunque. E tra i nomi a cui è arrivata la richiesta di risarcimento ci sono ancora Benvenuto Morandi, ex sindaco condannato il 29 settembre a 4 anni di reclusione in primo grado per la vicenda dei fondi spariti quando era direttore della Private Banking di Fiorano, Gianfranco Gamba, l’imprenditore che poi è diventato il grande accusatore di Morandi, e poi Claudio Conti, già presidente e amministratore delegato di STL, Walter Semperboni, bastian contrario di ogni decisione non chiara e poi presidente di STL, e poi ancora Bernardino Merelli, Lino Garlini, Sabrina Semperboni (assessore al bilancio a Valbondione), Mattia Galizzi, Amato Rodigari, Luca Zenoni, Davide Piffari, Romano Mosca, Giuseppe Mario Baronchelli e Gianfranco Stabilini.

Una raccomandata arrivata nei giorni scorsi e che si chiude così: “…resto a Loro disposizione, unitamente al Curatore, per la consensuale determinazione delle modalità del risarcimento oltre che per valutare ogni possibile amichevole intesa”.

E così dopo anni di silenzi e mezze dichiarazioni Walter Semperboni vuota il sacco e decide di raccontare tutto: “Ho cominciato come consigliere in STL quando presidente era Dino Merelli. Ai tempi avevo già visto che qualcosa non funzionava, e in una riunione, presenti tutti i consiglieri STL e i consiglieri comunali, quando Morandi era sindaco, ricordo che era un giovedì sera, ne avevo piene le scatole e dissi a tutti che mi sarei recato alla Guardia di Finanza di Clusone…”.

Perché?…

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