ENTRATICO – La lettera di don Welman e quei ‘nodi alla gola deglutiti’: “Entratico ha bisogno di scaldarsi un po’, siamo freddi…”

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Il parroco ‘uscente’ ringrazia i parrocchiani e parla anche di “delusioni e fallimenti’ nel vedere le tante proposte dove venivano sempre le stesse 20 persone…”

Ringrazio il buon Dio per questa esperienza decennale ad Entratico e vi accompagno con la mia preghiera… e se un giorno passerete alle Ghiaie, un caffè ci sarà per tutti”.

Si chiude così, con questo ‘arrivederci’ alla sua nuova e futura Parrocchia delle Ghiaie di Bonate Sotto, la lunga lettera che il parroco ‘uscente’ di Entratico don Welman Minoia ha scritto ai suoi parrocchiani. Un fiume di inchiostro dal quale traspare commozione, un po’ d’amarezza e anche il dispiacere di lasciare il paese in cui ha vissuto per un decennio. Una lettera dal sapore agrodolce.

Il sacerdote, che dopo l’estate farà i bagagli e lascerà il testimone al nuovo parroco don Ermanno Meni, ha sottolineato come i cambiamenti, anche se sono dolorosi, ci fanno bene: “A me farà bene perché dovrò ri-motivarmi e ri-partire, chiedendomi a 50 anni, età di passaggio, cosa sto facendo e per chi lo faccio, sarà occasione di aggiornamento e motivo per non sedermi sulle cose già fatte con il rischio, tipico della mezza età, di sopravvivere più che di vivere; ma anche per voi è una opportunità per rinnovarvi, per sentire una voce nuova, uno stile nuovo, per scuotervi un po’ (…) questo non significa che il cambiamento non abbia anche un risvolto di sofferenza…”…

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