“Camminare per queste strade sterrate, costellate dalla povertà più assoluta, ricoperte da una coltre di polvere che si insidia ovunque e che si leva in cielo tanto da offuscare l’orizzonte, tra cumuli di macerie, rifiuti, vecchi assi di legno sparsi nei lati delle stesse e sui quali si vende un po’ di tutto, diventa sempre più familiare. Apparentemente abitate dal degrado, presentano scene di vita e di colore che affascinano chi le attraversa: bambini ovunque che giocano con i più improbabili rottami, sempre pronti a sorridere davanti allo straniero e a lasciarsi immortalare in una fotografia, donne che camminano, lavorano, vivono la dura quotidianità africana… SU ARABERARA IN EDICOLA DA VENERDI 21 FEBBRAIO
Sottoscritto l'Accordo di collaborazione tra Regione Lombardia e l'Unione dei Comuni degli Antichi Borghi di Valle Camonica, che consente di avviare l'attuazione della strategia...
Erano quattro sorelle. “Sono” quattro sorelle: Tania, la maggiore, Grazia, Tiziana (vive a Grumello del Monte) e Miriam. Il papà, Giacomo Zatti, aveva avviato...
Una Passione di Nostro Signore Gesù Cristo in jazz. E con una forte presenza femminile. L’inedito e innovativo progetto, ideato da Alessandro Bottelli, sarà...