ENDINE – Il ricordo di Mario Ziboni

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Riservato ma dolce. Semplice ma con capacità creative innate, come quello di realizzare bastoni fatti a mano che regalava un po’ a tutti. Amante della natura a 360 gradi, della montagna, degli animali, dell’orto, un rispetto che lo accomunava e lo faceva diventare un tutt’uno con l’ambiente che lo circondava. Tre figli, Jose, Corrado e Daniela e l’amata moglie Adalgisa che resta qui col suo ricordo stampato nel cuore. E poi i nipotini e tutti quelli che lo hanno conosciuto. Perché tutti quelli che lo incontravano rimanevano sorpresi dalla bontà di Mario.

C’è una linea di sole indicata da un bastone che aspetta.

Ogni mattina è dietro alla mia finestra.

Scalpita, bussa, vuole entrare a fare colazione con me.

“Sei sicura, anche oggi vuoi entrare? Non preferisci

restare fuori a giocare con la primavera?”

Nulla, non risponde nemmeno, non risponde mai.

Apro ed entra.

È bellissima.

Sullo yogurt, sul caffè, sulle mani.

Attraversa tutto il tavolo

e sembra rimbalzare sul muro.

È una grande compagnia.

Credo stia dicendo che mi vuole bene.

Credo sia per correggere

con semplicità le mancanze più complicate.

Rimane in silenzio, rimango in silenzio.

Provo a prenderla ma è impossibile.

Sorrido.

Le chiedo scusa, lei si sposta ancora un po’

Con la dolcezza calda del suo bastone di legno

e scivola via, chissà dove.

A domani. Sei tu. Per sempre.

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