ELEZIONI – Oneta e dintorni – LE LISTE FANTASMA

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Ora, tra le tante furbizie politiche, spunta il sindaco che nessuno conosce. Ormai accade in tanti piccoli paesi, tra cui, nell’ultima tornata, è successo anche nel comune di Oneta. Il fatto, o il misfatto, è che tra le pieghe oscure della legislazione italiana, esiste una norma, la 121 del 1981, che consente ad alcune categorie di dipendenti pubblici di mettersi in aspettativa, talvolta retribuita, in caso di candidatura alle elezioni. Sono posti in aspettativa speciale con assegni dal momento della accettazione della candidatura per la durata della campagna elettorale. Così, in mezza Italia, ad ogni elezione compaiono liste fantasma di forestieri che si presentano solo per scansare un mese di lavoro. 

A Oneta ci sono state due liste formate da cittadini di altre regioni: “Impegno Civico” e “L’Altra Italia”. Questo, anche perché nei piccoli comuni, sotto i mille abitanti, non c’è l’obbligo di raccogliere firme per presentare i candidati. Un vizio di forma e un malcostume italiano, anche se perfettamente legale. Di conseguenza possono essere presentate liste di “forestieri”, senza bisogno di alcun quorum per la validità delle consultazioni. La situazione che si è verificata nel piccolo paese della Val del Riso è paradossale, se pur legittimata dalla normativa, dando la possibilità di poter presentare due liste composte da persone che nulla hanno a che fare con la comunità locale. Completamente sconosciute, che mai sono state nel territorio comunale, che ne ignorano la storia, la cultura, le tradizioni…

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