Due nuovi fondi per contrastare la povertà e per aiutare i disabili

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Confcooperative e CSA Coesi avviano un fondo patrimoniale e
destinano 50 mila euro al contrasto della povertà; In-Oltre Onlus
stanzia, con un fondo corrente, 18 mila euro per l’inclusione delle
persone con disabilità.
Un’ulteriore donazione di 35 mila euro da parte di Confcooperative e
CSA Coesi permette alla Fondazione della Comunità Bergamasca di
attivare il Fondo povertà, importante strumento di solidarietà sociale.
Il Fondo Lavoro e solidarietà – Cultura e pratiche di contrasto alla povertà con una
dotazione iniziale di 50 mila euro assicurata da Confcooperative Bergamo e Centro Servizi
Aziendali CSA Coesi, è a sostegno di iniziative promosse da enti del Terzo settore finalizzate
a contrastare la povertà in tutte le sue forme e a favorire il diritto ad un lavoro dignitoso.
Il fondo, di natura patrimoniale, opera a favore di progetti attuati nel territorio della
Provincia di Bergamo oppure anche attuati altrove, ma gestiti o promossi da organizzazioni
bergamasche.
L’occasione della costituzione di questa nuova dotazione patrimoniale ha inoltre creato
condizioni favorevoli per dare ulteriore impulso all’avvio del Fondo Povertà della
Fondazione della Comunità Bergamasca.
Grazie, infatti, ad un’ulteriore donazione di 35 mila euro da parte di Confcooperative
Bergamo e CSA Coesi – che si sono aggiunte alle donazioni di 10 mila euro da parte di Lactis
e di 5 mila euro da Fondazione FACES – è stato raggiunto l’obiettivo minimo fissato da
Fondazione Cariplo: raccogliere donazioni pari a 50 mila euro entro 6 mesi dalla
costituzione del fondo, da aggiungere alla dotazione iniziale di 100 mila euro. Il Fondo
povertà della Fondazione della Comunità Bergamasca parte, dunque, con 150 mila euro
che saranno investiti nel contrasto della povertà sul territorio provinciale.
Ha una dotazione iniziale di 18 mila euro, messi a disposizione dall’Associazione In-Oltre
Onlus il Fondo Limite, disabilità e linguaggi dell’arte, fondo corrente costituito presso la
Fondazione Comunità Bergamasca per sostenere progetti che diffondano una cultura
inclusiva delle persone con disabilità attraverso i linguaggi dell’arte: musica, danza, teatro,
arti plastico-figurative, fotografia.
L’attività erogativa dei singoli fondi è disciplinata da un proprio regolamento, concordato
con i donatori iniziali per tutelarne la volontà, gli obiettivi e la missione.
A scegliere e selezionare le iniziative finanziabili è un Comitato di gestione che per ogni
fondo comprende i referenti del fondo stesso, il presidente della Fondazione della
Comunità Bergamasca e rappresentanti di organismi del mondo sociale bergamasco
impegnati rispettivamente in interventi di contrasto alla povertà e a favore dell’inclusione
delle persone con disabilità.
Osvaldo Ranica, Presidente Fondazione Comunità Bergamasca: “Siamo particolarmente
orgogliosi della costituzione di questi due fondi perché testimoniano la fiducia riposta nel
nostro ruolo, nella nostra gestione, capacità di fare rete, essere volano di sviluppo e, al
contempo, antenne del territorio. La Fondazione ha strumenti, competenze, sensibilità,
metodi per amplificare l’impatto sociale prodotto da buoni progetti per la comunità ed è
soggetto riconosciuto nel territorio per la sua affidabilità. Abbiamo il compito di
amministrare i fondi, farli crescere anche promuovendo raccolte fondi e investire in
iniziative capaci di raggiungere gli obiettivi che i donatori, insieme a noi, si sono dati con la
costituzione del fondo; nel farlo, offriamo le garanzie proprie di una fondazione di
comunità, quale è la nostra: trasparenza, competenza ed efficacia. Saremo oggettivi nella
valutazione di progetti ed interventi, metteremo in campo tutte le nostre abilità e
sensibilità per sostenere i partner nella scelta dei migliori progetti. Soprattutto, saremo uno
spazio di dialogo e confronto, di incontro di saperi trasversali, perché siamo convinti che
dalla condivisione possano nascere risposte più efficaci per i bisogni della comunità. Non
meno importante il fatto che, con un’ulteriore donazione di 35 mila euro, Confcooperative
e CSA Coesi ci hanno consentito, insieme a Lactis e Fondazione Faces, di centrare l’obiettivo
fissato al 30 giugno, per il varo del Fondo Povertà della nostra Fondazione”.
Massimo Monzani, Presidente CSA Coesi: “Il Centro Servizi Aziendali Coesi è un’impresa
sociale preordinata a realizzare servizi di natura formativa, tecnica, amministrativa, legale
e fiscale per la complessa realtà del mondo cooperativo bergamasco, ma anche fuori dal
confine di detta realtà territoriale. Quindi, come qualsiasi impresa, siamo vocati ad operare
con la preoccupazione di costruire servizi di alto profilo professionale atti a dare positiva
risposta alle esigenze delle nostre associate, cooperative ed enti del terzo settore in genere, e nel contempo generare valore. Valore che si traduce anche in creazione di posti di lavoro, di opportunità di formazione e cultura, ma pure capacità di realizzare ricchezza,
patrimonio, disponibilità che, poi, andranno riversate nelle nostre comunità nel rispetto
dei vincoli propri di tutte le imprese sociali.
L’iniziativa di quest’oggi, in naturale compagnia ed immediata sinergia con Confcooperative
Bergamo, è espressione della fiducia che COESI ripone nella Fondazione della Comunità
Bergamasca quale realtà che ha gli strumenti, le competenze, le sensibilità e l’affidabilità
per essere efficace strumento di sviluppo di progetti utili alle genti che vivono, con più
fatica, nella terra di Bergamo”.
Lucio Moioli, Segretario Generale Confcooperative: “Confcooperative Bergamo
rappresenta 140 cooperative sociali che sviluppano progetti importanti nel campo del
welfare, del diritto al lavoro per le fasce fragili, della cultura, progetti che in molti casi hanno
trovato attenzione e sostegno nella Fondazione della Comunità Bergamasca.
L’esperienza della pandemia e la necessità di evitare il rischio di un indebolimento della
coesione della nostra società ci hanno convinto che andava rafforzata ulteriormente la
capacità di fare rete.
Così, vista l’autorevolezza e il riconoscimento acquisiti negli anni dalla Fondazione,
abbiamo pensato di costituire un fondo insieme al nostro Centro Servizi CSA Coesi
orientandolo a temi cari alla cultura cooperativa quali il lavoro e la solidarietà come
strategie di contrasto alla povertà e, insieme, con un’ulteriore donazione di 35 mila euro –
stanziandone quindi, in totale, 85 mila – , abbiamo contribuito all’avvio del Fondo povertà
della Fondazione Comunità Bergamasca, uno strumento che riteniamo davvero importante
per rispondere ai bisogni del territorio”.
Renato Bresciani, Consigliere Associazione In-Oltre: “L’associazione In-Oltre Onlus nasce
nel 2004, grazie all’azione dell’ASL di Bergamo, e di alcuni genitori di persone con disabilità, cui si sono affiancati l’Amministrazione Provinciale di Bergamo, il Comune di Bergamo, l’Università degli studi di Bergamo, l’associazione Diakonia della Caritas, alcune associazioni dell’area disabilità. Si tratta dunque di un’associazione di secondo livello. L’obiettivo di InOltre Onlus era di promuovere l’impiego delle arti nei servizi diurni e residenziali dedicati alle per le persone con disabilità. L’attesa era quella di favorire l’espressione delle identità personali attraverso il teatro, la pittura, la fotografia e la musica.
Nei primi cinque anni di vita l’Associazione ha sostenuto la realizzazione di numerosi
laboratori teatrali e musicali che hanno trovato una rappresentazione pubblica grazie ad
uno specifico festival declinato sotto il titolo “Non voglio perdere la maraviglia: Arti e
Disabilità”. Nell’arco di dieci anni, anche grazie all’azione di In-Oltre, tutti i Servizi diurni e
residenziali dedicati alle persone con disabilità hanno adottato l’arte come forma di
narrazione delle storie dei singoli utenti e come occasione di inclusione sociale.
L’arte ha consentito di far emergere competenze e talenti prima sottovalutati ed ha
permesso alle persone di frequentare i Servizi non solo come volontari ma come cittadini
fruitori di teatro e pittura.
Interpretando la musica, come luogo di espressione individuale e di aggregazione solidale,
l’Associazione ha dato vita al Coro “Intelletto D’Amore” costituito da persone con disabilità
e da volontari (genitori e studenti) che si è esibito in numerose manifestazioni coristiche in
tutta la provincia.
Dopo sedici anni di vita l’Associazione ritiene di avere raggiunto il proprio obiettivo e di
avere quindi esaurito il compito per il quale era stata promossa dai fondatori.
Con la proposta di costituire, presso la Fondazione di Comunità Bergamasca, un Fondo di
18 mila euro, dedicato alla realizzazione di progetti che, attraverso l’arte affrontano i temi
del limite e delle disabilità, l’Associazione chiude il proprio mandato rilanciando ad un
livello più altro la sfida dell’arte intesa come occasione di inclusione sociale. Il superamento
dei limiti non riguarda più solamente le persone con disabilità ma è ormai diventato un
aspetto che attraversa la vita di tutte le persone.
Nello stesso tempo Il Coro “Intelletto d’Amore” proseguirà la propria attività ridefinendo
attorno a sé una nuova identità di In-Oltre, magari formulando una diversa denominazione
ed aggiornando lo scopo sociale”

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