COSTA VOLPINO – Un secolo di bontà e di dolcezza: la Biscotteria – Forneria Rinaldi continua a far incetta di premi con i suoi prodotti che coniugano tradizione e innovazione

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Una biscotteria-forneria che ha ormai superato il secolo di attività perché a fondarla, in quel di Lovere  nel 1908, furono Antonietta Nava  e suo padre. In quella forneria ad un certo punto entrò a lavorare come garzone Mario Rinaldi, che si innamorò dell’Antonietta e la sposò.

“L’attività si spostò in seguito  a Costa Volpino, e la gestione passò in mano Battista, mio padre, che dalla sposa Bruna Filippi ebbe due figli, Ave, 30 anni, e me – racconta Francesco, 40 anni, l’attuale titolare del laboratorio e del negozio in via Torrione, 6 – e così la tradizione di famiglia  non si è mai interrotta”.

Un percorso pluridecennale costellato di riconoscimenti e di premi prestigiosi:

“L’ultimo, in ordine di tempo, quello conferitoci dal cav. Michele Cutro, gastronomo di fama nazionale, che dal Sud ha voluto venire a conoscerci ed a consegnarci di persona il Premio Nazionale al Merito Professionale consistente in due targhe, una come ‘Maestro del panettone’ e l’altra come ‘Maestro Fornaio’.  La consegna è avvenuta nel corso di una bella cerimonia venerdì 11 scorso in Comune, col sindaco e le altre autorità. Insomma, una bella soddisfazione,  il cav. Cutro non ha voluto dirci  com’era venuto a conoscenza della nostra attività,  ma penso l’avesse fatto in occasione del servizio dedicatoci  dalla trasmissione ‘Mela verde’…”.

Francesco non era comunque nuovo ai riconoscimenti:

“Ricordo con particolare piacere quelli regionali  che mi hanno gratificato del titolo di ‘Artigiano eccellente’ sia nel 2011 che nel 2016, e l’’International Taste Award Word’, un concorso  in cui ci siamo classificati al secondo e al terzo posto vincendo sia la medaglia d’argento che quella di bronzo: avevamo presentato due biscotti di nostra invenzione,  il ‘Frollino Valle dei Segni’ e il ‘Frollino Biodistretto’, preparati entrambi con farine di produzione camuna e burro della Latteria Sociale di Scalve…”….

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