COSTA VOLPINO – INTERVENTO – Facchinetti: “Il campo da calcio in un momento sbagliato”

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Egregio direttore, in qualità di Candidato Sindaco per la lista Idea Civica – Facchinetti Sindaco che concorrerà alle prossime amministrative del 3 e 4 ottobre per il comune di Costa Volpino, vorrei esprimere il nostro parere in riferimento agli argomenti pubblicati nello scorso numero del vostro giornale.

Il mio pensiero sul campo da calcio, come ho già detto in qualche intervista è semplicemente questo: un progetto che era già sul tavolo circa 30 anni fa, quando i bambini nati erano 120-130 ogni anno e le società calcistiche erano gestite da imprenditori che erano disposti ad investire somme importanti per realizzarlo e gestirlo. Oggi che i bambini nati ogni anno nel nostro Comune sono 50-60 e le società calcistiche sempre meno (ultima la Virtus Lovere che pochi mesi fa si è sciolta e si unita al Casazza) di una struttura del genere non se ne sentiva la necessità. Inoltre la mia grande paura, se verrà confermata l’intenzione di dare in gestione il campo al GSO Costa Volpino, è che questo campo acceleri lo spopolamento degli oratori, creando un problema sociale importante. Inoltre ricordo che il campo da calcio era previsto nella zona del Palazzetto Sportivo, quindi una zona già servita da parcheggi e strada, lì il campo poteva creare un vero e proprio centro sportivo in centro al paese. Per queste motivazioni mi sento di affermare che il campo sia arrivato in un momento storico sbagliato, costruito in una zona periferica del paese e che a bocce ferme costerà circa 2 milioni di euro, visto che 1.2 milioni sono stati spesi per la realizzazione, ma mancano ancora spogliatoi, strada di accesso, parcheggi e tribuna. Questi soldi soprattutto con la crisi economica che è scaturita dalla pandemia potevano essere utilizzati meglio.

Passerella ciclopedonale, un’opera che vuole raggiungere l’obiettivo di mettere in sicurezza il passaggio di pedoni e ciclisti, da una sponda all’altra del nostro comune. Obiettivo ammirevole, assolutamente condivisibile ma che si poteva raggiungere in altro modo, con costi molto minori che avrebbero lasciato spazio ad altri interventi di messa in sicurezza della viabilità e senza impattare l’ambiente con pali di sostegno alti 30 metri….

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