Danilo Zendra, classe 1971, 5 figli, laurea in Economia e Commercio, revisore dei conti in molti Comuni, imprenditore con un curriculum vitae infinito e potremmo andare avanti per tutta la pagina.
Passa da lui il lancio e rilancio del polmone turistico di Costa Volpino, che poi scrivere Costa Volpino è riduttivo. Guardando e ascoltando quella che diventerà l’area, il lago d’Iseo ha tutte le carte in regola per fare concorrenza sul fronte turistico alle corazzate lago di Garda e lago di Como.
Insomma, un nuovo effetto Christo ma a tempo indeterminato, mentre a tempo determinato è la convenzione per gestire l’area, che è di 37 anni.
Danilo è al lavoro, come sempre del resto: “Amo quello che faccio e mi diverto a farlo, meglio di così…”.
In questi giorni lo spartiacque di questa mega operazione è stato ufficialmente sancito da una conferenza stampa dove gli amministratori, consiglieri provinciali e regionali sono arrivati un po’ dappertutto, segno forte che l’imprenditore Zendra è ben conosciuto un po’ dappertutto e d’altronde un’operazione da parecchi milioni di euro che fonde pubblico e privato non è poi così scontata.
Tu lavori in un mondo di numeri, da dove nasce l’idea di creare un polo turistico di questa portata?
Danilo sorride e ti butta lì la risposta che non ti aspetti: “Da…Don Martino Campagnoni (Sacerdote nato a Costa Volpino nel 1927, morto a Clusone a dicembre 2024 – ndr) che nel suo studio sulla storia del paese nativo dal titolo ‘Costa Volpino’, pubblicato nell’anno 1976, nel capitolo sulle ‘Attività’, dedicava un paragrafo alla ‘Nuova Spiaggia’ che sarebbe sorta nell’area oggetto dell’attuale intervento, quale opera di valorizzazione della sponda nord del lago d’Iseo, programmata in quegli anni…”
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Ecco il testo di allora scritto da don Martino (ricordiamo, anno 1976):
«Da anni l’Amministrazione comunale di Costa Volpino ha in corso i lavori per la costruzione dell’impianto balneare sulla sponda Nord del Lago. Il primo lotto di lavori dell’intera opera di valorizzazione della sponda Nord del Lago, che potrà essere funzionante indipendentemente dalle opere ancora da eseguirsi in futuro, è così strutturato: ampia piscina naturale dell’ampiezza di circa 10.000 mq. Tale opera che ha comportato grossi lavori di sbancamento, allo stato attuale si presenta con un arenile insabbiato ed un fondo con sezione a scodella inghiaiato presentando una profondità media di mt. 1,50 ad una massima di mt. 2,00. Il ricambio dell’acqua avviene direttamente col lago essendo legata da un istmo di mt. 40. Opere fuori terra costituite di cabina spogliatoio e casa bar per il ristoro e per un eventuale alloggio del custode degli impianti. Opera di sistemazione dell’area circostante agli impianti, necessaria sia per mimetizzare le strutture fuori terra sia per rendere accogliente il prato circostante.
Opere idrauliche. Tali manufatti sono costituiti dall’esecuzione di un canale, con pareti in calcestruzzo, per il collegamento dei fossi colatori posti a monte della spiaggia atti a riportare le acque di scolo verso il lago. Ciò era di massima importanza sia per un giusto assetto idraulico della zona sia per convogliare ad una necessaria distanza dalla piscina i fossi contenenti anche scarichi di fognature. Lungo il canale che fiancheggia per 1/3 il perimetro della spiaggia sarà possibile alloggiare parte delle imbarcazioni, che attualmente sono ormeggiate nel porto in località Bersaglio. Strada di collega-mento delle attrezzature balneari alla S.S. 42. Due saranno gli interventi: quello pubblico che riguarderà l’ampliamento delle attrezza-ture ricettive della spiaggia; la costruzione delle attrezzature sporti-ve (campo da tennis, pallavolo, calcio, ecc.) e nella zona del futuro piano urbano saranno possibili attrezzature alberghiere, pubbliche e private. L’intervento privato riguarderà la costruzione del villaggio turistico a monte della spiaggia con le relative opere di urbanizzazione primaria e secondaria». (Martino Campagnoni, “Costa Volpino”, Ed. Patronato S. Vincenzo-Clusone (Bg), 1976, pp. 423,433, 434,442)
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