Come prepararsi a ricordare: alcune letture per la memoria

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(M.B.) Domani è il 27 gennaio, Giornata della Memoria. Il giorno in cui le truppe russe liberarono Auschwitz, ormai data simbolo della sconfitta della Germania nella Seconda Guerra Mondiale. Per prepararci a questa ricorrenza e aiutarci nel difficile sforzo che la nostra memoria deve fare per ricordare, ecco qualche lettura interessante a proposito.

  • Elio Vittorini, “Conversazione in Sicilia”, 1938-39. Ritorno onirico alla terra natale e viaggio in un mondo oppresso e assopito, spesso ebbro, da risvegliare.
  • Renata Viganò, “L’Agnese va a morire”, 1949. La resistenza e la vita difficile nell’Italia nazifascista osservate dall’insolito punto di vista di una donna.
  • Beppe Fenoglio, “I ventitré giorni della città di Alba”, 1952. Dodici storie di vita e resistenza intorno ad Alba, conquistata dai partigiani e riconquistata dai repubblichini dopo – appunto – ventitré giorni.
  • Elsa Morante, “La storia”, 1974. Nella Roma fascista, il racconto spiazzante di come non si possa essere davvero estranei alla Storia, di come il Male e la Violenza riescano a insinuarsi persino negli occhi azzurri di un amante della vita.
  • Primo Levi, “I sommersi e i salvati”, 1986. Lucidissima riflessione sulla devastante esperienza del lager, esperienze e memorie di un uomo che seppe guardare in faccia alle cose.
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