COLZATE – 80 anni dal bombardamento del treno che causò 24 vittime e molti feriti, la testimonianza di due sopravvissute: “Portavo una valigia di grano…avevo 22 anni, mi sono accorta solo a 60 anni che avevo schegge di ferro nel piede…”

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Sabato pomeriggio 1 febbraio presso l’installazione a ricordo delle 24 vittime del mitragliamento del treno della Valseriana  -impiegati e operai della ‘Sapez’ di Gorno, maestre in viaggio verso le scuole della valle, sacerdoti e seminaristi diretti a Clusone per i funerali dell’arciprete don Plebani e commercianti diretti al mercato settimanale di Clusone  – il tragico avvenimento avvenuto il 24 gennaio 1945 è stato ricordato a cura dell’Anpi Valgandino, mentre gli scolari delle classi IV e V della scuola primaria lo avevano già ricordato insieme all’amministrazione comunale guidata dal Sindaco Gian Lorenzo Spinelli.

Insieme ai morti ci fu anche un numero imprecisato di feriti, tra cui  le signore Immacolata Marcassoli di Cene e Santa Pendezza detta Lina, entrambe del 1923. Le loro testimonianze vennero raccolte dall’allora studente universitario colzatese Alessandro Segna e da Araberara in occasione del 70esimo anniversario della strage, testimonianze che ora riproponiamo in sintesi ai nostri Lettori.

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